Manfredi Antonio



POESIA:A Mirko

Quanto lineare appare l’ebbrezza
guai a chi, l’altrui operato disprezza
Tanto fumo sale a pendio
ascolta sempre, sopra tutto Dio

Il profumo del sole mi accende
colorando la casa e anche le tende
Porta sempre con te il sorriso
se vuoi raggiungere il Paradiso

Lascia che tutte le tue parole siano affabili
solo le cose belle, quelle infallibili
Un complimento ti raggiunge per altre vie
la strada si allieta senza bugie

Come un lampo, voci rallegrano il cielo
rompono il velo e lo sconcerto e la rabbia
e lo sconforto e la noia. Le parole affidate
al vento ritornano.

L’anima s’inquieta, che cosa mi fa rimanere?
Non so cosa mi ha spinto a tacere
L’amore non esiste, si deve creare
perché rimandare, perché rimandare?

Ho visto troppe estati.
So cosa mi attende.
Ogni tanto io
lo ricordo.

So di essere per sentieri dritti
dell’ Altissimo Potente Pensiero
Mirko caro, quante cose vorrei dirti
prima di poter dire “io ero”

Adesso sto ferma, mi tocca aspettare
l’inevitabile deve ancora accadere
D’amor tace e di freddezza brucia
come chi ha appena perso la fiducia.

Ti conduce e ti strappa via
e non racconta una bugia!
Un giorno Mirko, mi sembrò di scoppiare
entrai in Chiesa e non volli pregare

Speravo, quel giorno d’incontrare Dio
e invece, in chiesa mi sdegnai anche io.
Accanimento, colpi di pietre
dalle singole menti più tetre.

La gente s’illude di fare il bene
eccentrica, nobile, con le mani piene
Agguanta ciascuno con qualunque difetto
sparlare d’altri rende perfetto

Wanda e Giovanna han visto come stavo
cominciai a lagnarmi di quanto male avevo
Pensai a mia figlia, non sa neanche
che sto per lasciare queste spoglie stanche.

Per rallegrarmi, dopo aver cenato
parlammo della cara Titina
e dello stucco sul viso spalmato
per rimorchiare con la sua faccia carina.

Mentre mandavo giù un goccetto
il sangue colò giù dal naso, senza rispetto.
Dopo l’atmosfera si è di colpo spenta.
Lenta, incanta, reagisce, ostenta.

Chissà se riuscirai a leggere questa poesia
Una cosa e sicura, Frod è in ottima compagnia
so che lo darai via, alla dolce Stella
che ne avrà cura, la speranza è quella

Mi hanno detto che mi resta poco,
dichiaro chiuso questo gioco.
Sembra ieri che a colloquio fosti
e che il duro compito procacciasti

Per curarti del cane mio
annunciando a tutti il sereno addio
Ho capito subito chi eri,
spalle larghe, piedi fieri

Il tuo viso, come scolpito
mi ha da subito addolcito.
Con i guanti e i modi tuoi
il destino esiste, vuoi o non vuoi.

Ho compreso a fondo la vita
passa in fretta e con fatica.
D’improvviso ti trovi grande e pensi
alle emozioni, agli anni e ai sensi

Non fa niente, Mirko caro
la vita non ha il sapore amaro
lasciano il mondo nazioni d’umani
la mannaia cupa, alziamo le mani

Andiamo via nonostante le responsabilit�
non esiste scampo dall#039;aldil�
Credo che il posto in cui mi metteranno
sia lontano da ogni affanno.

Quando, infine, baciai quel mio marito
sembrava quieto, come ogni giorno al dito.
Quando la foto sigillò i ricordi
mi resi conto, era troppo tardi.

Quella mia amica di lume e di scienza
ha dato risposte, non mi ha lasciato senza
mi ha detto che era autista
si smarriva in se stesso alla minima svista.

Mi donò Esmeralda, la mia adorata figlia
un’altra goccia cade, oh la mia famiglia!
Non rifiutai le cure, ci tengo che tu lo sappia
Ho combattuto per la vita che la mente sdoppia

Ho amato la storia in cima a questa
propongo una frase alquanto modesta:
L’umano, troppo sensibile per essere immortale
se lo fosse, prima o poi passerebbe al male

T’insegnerà la giusta via
aspetta vigile, l’amica mia.
– 19/09/2018

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