Rosanna Baldelli

POESIA: Oltre Aiolos

Dall’Africa un alito caldo, fischiando,
reca racconti di tragedie e di bellezza;
sibila tra le sartie delle vele ;
in turbini, le sabbie sahariane
si sposano alle ceneri dell’Etna,
spingendo il mare che diventa
specchio di velluto cilestrino.

Le isole di Aiolos
si spaventano quando i marosi
colpiscono le coste e
su, verso il Nord, foriero è il vento
di nubi tempestose.

Così gli uomini di ebano
agognano fuggire dal destino nefasto
solcando il vento di scirocco,
E ignorano che la tempesta
ancor più greve
li attende oltre I marosi.

– 30/06/2017

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Massimo Scribano

POESIA: Comunica(mmina)re

Giungere a gesti e linguaggi

Che non vendano niente

Che non cerchino guadagni

Trasparenti come certi silenzi

Salati come certe speranze – 30/06/2017

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nancy nonni

POESIA: Desiosa Dea

Lei; corpo sinuoso dal passo altero
Capelli neri che sfiorano i fianchi ondeggianti.
Sicura e fiera della sua nudità.
Io rapita da così tanta caparbietà, una travolgente passione.
Ammirarla e accarezzarla mia unica volontà.
Raggiunta cotanta bellezza la implorai: volli assaporarla, gustarla, inebriarmi di lei.
Vista appagata, mancavano gli altri sensi; implorai quella Dea di accontentarmi.
Concessa a me per pochi istanti; Calda e dolce, così era composta.
Il suo canto ammaliante, profumo soave.
Ubriaca di lei, se ne andò lasciandomi estasiata.
– 30/06/2017

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salvatore daniele

POESIA: “AL 10° PIANO” (15.05.2017 – Sa.Da.)
…….. se adesso mi avvicino alla tua bocca senza dire niente e la sfioro con le mie labbra, prendo la tua spalla e ti invito a girarti di schiena, poggiando le tue mani al davanzale della finestra del decimo piano, dove la notte brilla di luci….
con le mani sposto i tuoi capelli per baciarti dietro l’orecchio e dal collo alla schiena, le spalle…
Appoggiato a te, sento ti piace e tu, abbandonando la tua testa all’indietro ne cerchi appoggio mentre le mie labbra assaporano ancora il tuo orecchio,
ti senti infuocata, senti la tua pelle bruciare con la mia……..
ogni tuo accostamento con la realtà è fonte di vibrazione di fantasia che diventa istinto nel suonarne note che hanno il tono del piacere……lì,….. in alto…
e dall’alto di quella finestra dove le luci della città diventano un interminabile distesa di stelle cadute……..
Senti le mia mani sui fianchi….avide ma lente nel cammino…
Un cuore batte in cerca dell’altro indicandone la via nel respiro sempre più profondo,
Nella mente, percorsi già fatti ma passano veloci perché ora, solo pensieri che non hanno a che fare con me…sono diversi….tutto è diverso, perfino io diverso da tutti..
Ti lasci fare quello che la tua mente già intravede….quello che già si aspetta……chiedi più, vuoi di più……e ne sei piena nel sentirti accontentata……
ormai ti lasci andare, già senza remi ti affidi alla corrente che il tuo navigante ha già in sé sicura la rotta…..
il calore è intenso tu sai di condividerlo ad ogni affondo, sicura che le mie mani ai tuoi fianchi ne battito ogni pulsazione…
il tempo sembra fermarsi nell’avanzarne la salita….ogni tocco…ogni singolo pulsare diventa orchestra….nel prepararsi al gran finale….bruciante nella pelle, negli occhi stretti a trattenerne l’intensità….
e un lampo….squarcia la notte e la tua mente….ne attendi il tuono mentre pioggia scateni per bagnarmi al mio distacco….
e nel goderti io, in ogni tuo respiro, nel profumo intenso di questa notte diversa.
Non finirà presto tutto questo, mi terrai stretto al tuo pensiero e in ogni parte del tuo corpo, la notte è lunga e se sorgerà il sole, si spegneranno le stelle……
(raccolta prose Sa.Da.)
– 30/06/2017

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daniele contavalli

POESIA: Canestra – Un omaggio per Caravaggio –

E si vive in
bilico
come sul bordo di un
marmo
freddo
e la canestra sporca
del giallo
di epoca
frange
il respiro
di chi
Sa, ora
che incombe
la caduta dei petali
e il silenzio
degli Angeli.

di Daniele Contavalli
– 30/06/2017

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Joseane Colasazzi

POESIA: Dopo un po’ impari la sottile differenza tra tenere una mano ed incontrare un’anima.
Inizi ad imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse
e cominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti, con la grazia di un adulto, non con il dolore di una bimba.
E impari a costruire tutte le tue strade oggi, perché il terreno di domani
sarà troppo incerto per fare nuovi piani;
dopo un po’ impari che anche il sole scotta se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino
e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno
ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte e che vali
Davvero.

– 30/06/2017

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Giuseppe Ziello

POESIA: Giovinezza

Quanto è bella nei ricordi fatui

Lana caprina nelle asciutte mani

Fiumi di candele in riva al mare

Spente dallo scroscio dell’onde di un mare in tempesta.

Quali strali dal cielo ti chiusero le speranze?

Quali circostanze chiesero a te il loro obolo?

Frutto disperato dell’antico retaggio

Sei persa ormai nelle maglie dell’oblio. – 30/06/2017

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Elisabetta Boninsegna

POESIA: LA VITA DELL’AMORE

Quando arriva non chiede permesso, entra e sconvolge la casa
Quando i primi brividi se ne vanno, resta solo la verit
Quando cresce, ci si trova a guardare nella stessa direzione
Quando è maturo anche litigare vuol dire capirsi di più
Quando sopraggiunge l’abitudine si cerca di mischiare le carte
Quando le carte finiscono si cambia gioco. Alcuni anche il compagno di giochi
E quando, alla fine, si guarda indietro, tante facce sembrano una. E forse lo sono – 30/06/2017

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Elena Ramella

POESIA: Tu viaggi,
attraversi un paese in diagonale,
se chiudo gli occhi posso vedere il tuo treno correre veloce,
velocissimo,
posso vederlo da sopra
così piccolo e sottile,
il treno su cui sei
mentre cambi le stagioni
le temperature,
mentre si fa buio
le luci al neon si sono accese
illuminano i finestrini
che sono come piccole lanterne,
una dietro l’altra
ondeggiano
appese alle rotaie
volano sempre più in avanti
sospinte.

Mi piace pensare
che tu sia passato in quella che è stata la mia città.
Mi piace pensare
al fumo della tua sigaretta
sospeso in quell’aria,
sulla banchina dove ho aspettato
in piedi
tutti i miei treni,
anche quelli che non ho preso.

Non ci vediamo, ci percepiamo.
Ti sento da qualche parte.
Tu mi intercetti.
È crudele.
È triste.
È reale.
– 30/06/2017

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