Intervista a Claudia Sedda- vincitrice del Concorso Viaggi di Versi VIII edizione

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Claudia Sedda è la vincitrice dell’ VIII edizione del Concorso di poesia “Viaggi di Versi”, indetto dalla Casa editrice Pagine. La sua poesia “Tramonto dal carcere”, trasmette tutta l’emozione e la solitudine, di chi, tutti giorni, aspetta la sera per ammirare il tramonto nella cella di un carcere.
Al fine di farla conoscere al nostro pubblico di lettori, le abbiamo realizzato un’intervista, per sapere qualcosa su di lei e sulla sua passione.

 

PUO’ RACCONTARCI , PER INIZIARE, QUALCOSA DI LEI (LA SUA ETA’, DOVE VIVE)?

Il mio nome è Claudia Sedda, ho venticinque anni e abito ad Oristano, in Sardegna.

PUO’ DESCRIVERCI BREVEMENTE GLI STUDI O, PIU’ IN GENERALE, IL PERCORSO CHE HA INTRAPRESO E/O STA AFFRONTANDO ADESSO IN RELAZIONE ALL’ ARTE DELLA POESIA?

Mi sono diplomata all’Istituto Statale d’Arte Carlo Contini di Oristano, indirizzo ceramica. In seguito ho studiato per due anni fotografia allo I.E.D (Istituto Europeo Design) a Milano. Una volta tornata da Milano, mi sono diplomata in Tecniche del Massaggio, e attualmente lavoro come operatrice del benessere in uno studio da me aperto nel 2014 (Studio Reginagnese). Riguardo all’arte poetica sto frequentando da due anni un corso di scrittura creativa tenuto dalla scrittrice Savina Dolores Massa.

PUO’ RACCONTARCI SE HA GIA’ PUBBLICATO LE SUE POESIE, SE HA PARTECIPATO AD ALTRI CONCORSI E SE HA RICEVUTO RICONOSCIMENTI?

Non ho mai pubblicato le mie poesie, né partecipato a concorsi letterari, eccetto questo.

COSA PROVA NEL MOMENTO CREATIVO CHE CULMINA POI IN UN SUO LAVORO POETICO?

Non ho mai pubblicato le mie poesie, né partecipato a concorsi letterari, eccetto questo. Non credo ci siano dell’impulsi emotivi specifici che mi portino a scrivere poesie, più che altro è la volontà di raccontare qualcuno o qualcosa che mi spinge a farlo, e mi capita spesso di immedesimarmi in individui lontani dalla mia persona.

PUO’ RACCONTARCI LA STORIA DELLA POESIA CHE L’ HA PORTATA A VINCERE IL NOSTRO CONCORSO?

La poesia vincitrice è nata all’interno del corso di scrittura creativa che frequento. Il tema dell’anno passato erano i luoghi dimenticati della mia città, tra questi vi è il carcere di Piazza Mannu che ora è abbandonato e non ospita più nessuno. Ho scelto il tramonto come metafora della vita, perché una delle poche certezze che immagino possa avere una persona che vive la vita nella ripetitività di una cella sia quella della morte. Il tramonto è una certezza perché ogni giorno si ripeterà, così come la morte è l’unica certezza che abbiamo nella vita.

COSA SI ASPETTA DAL SUO FUTURO ARTISTICO?

Non ho grandi aspettative in relazione alla poesia, scrivere poesie mi aiuta, ed è più una cosa personale. Se questo in seguito porterà anche dei frutti, ben venga!

Claudia Sedda

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1 Comment

  1. Immergersi in piena contemplazione con lo sguardo proiettato in quella splendita luce di colori che padroneggia la nostra esistenza,e un sogno realizza bile. Ė vivo il giorno che nasce nell’immenso scenario mattutino,donandoci attimi prodigiosi,ancora più vivo all’imbrunire in contemplazione della fine.Vivissimi complimenti alla poetessa,donna tanto profonda.A

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