POESIA: EVOMERE
Esorbita dall’ordine naturale delle cose.
E la realtà si fa.
Notte, di luna un soffio, mentre scorre senza sosta.
Sospesa la vita.
È passato da un istante, eppure sembra già remoto.
Si infrange una cascata su mura scoscese,
cortese.
Come quando fuori piove, una veglia lenta.
Poi, una voce tenta di mantenere l’equilibrio
– E tace –
Ora ho voglia di sentirmi felice.
Io regina senza regno ché sto mondo non ne è degno,
come nuda in un mondo fatto di ferro, freddo.
Ma mentre tutto è immobile e muto e gli occhi sembrano non riuscire a guardare più nulla,
improvvisamente e senza paura,
il Buio.
– 12/01/2017
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