viccei paolo

POESIA:”Silenzio”
Zitto e ascolta
il tenero istante
che scorre dentro di te.
Dopo la tempesta
o dopo la più bella
notte stellata.
Ricerca nella notte
del tuo ricordo
un#039;intrigante immagine
di te stesso
che scruta di qua
nella tua misera vita. – 19/09/2018

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SPAGNOLO DIEGO

POESIA:HO INGOIATO
L’ANCORA
DEI TUOI OCCHI
PERSI
ALL’ORIZZONTE
SCRIVENDO SU DI ME
IL TUO NOME
FATTO DI SALSEDINE.

HAI CUCITO SULLA TUA PELLE
LE COSTELLAZIONI
DEI CIELI
ALTISSIMI
CHE OGNI ROTTA PROTEGGONO
QUANDO E’ NOTTE,
QUANDO IO
SOLO
SULLA PANCIA DEI FLUTTI
ME NE VADO
CHISSA’ DOVE, CHISSA’COME,
CERCANDO LE TUE LABBRA
COME FARI
NELLA TEMPESTA. – 19/09/2018

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conti maria grazia

POESIA:Ansiosi nell’attesa del nuovo giorno, per poi scoprire che nulla di nuovo potrà esserci se non ciò che già sai.
La quotidianità, la mia, la tua,la sua, di tutti.
Quella quotidianità che hai sempre scacciato che, è paralisi per te, per i tuoi gesti, per la tua voce ma non per i tuoi pensieri..
Pensieri che cerchi di rendere vivi cercando il fuoco, quel fuoco che in ogni incontro speri dia vivacità alle parole, agli sguardi e a quei sorrisi timidamente nascosti o rubati.

Il fuoco dello scambiarsi opinioni e di confrontarsi per poi imparare.

Molte volte ti sembra di camminare su dei pezzi di vetro.

Un vetro tagliente che entra profondamente nel tuo essere.

Ogni volte cerchi di toglierlo, soprattutto quando pensi di aver incontrato qualcuno come te.

Ma ti ritrovi sempre ferita.

Il sole ormai è alto e i tuoi pensieri per il momento tornano a sopire.
Si risveglieranno più tardi, nella solita quotidianità..
titolo. LA QUOTIDIANITA’ – 19/09/2018

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la cognata giulia

POESIA:Una notte umida…che sapeva di miele e di fiori bagnati da acqua piovana di fine estate.
Una madre, una figlia e una convalescenza lunga….dolorosa, ma che in quanto tale, in quanto attesa alla “rinascita” e non alla fine, o al nulla, alla morte, ma solo attesa a quello che con pazienza la vita avrebbe dato ancora, riusciva a fare stupire della bellezza e dell’armonia del mondo, nonostante questi recentemente sembravano volersi immettere in una guerra, la più spietata delle guerre, rendendosi insopportabili agli occhi e ancor di più alla mente di quelle due figure. Ma l#039;aria era dolce quella notte e la speranza tutta nelle stelle, cosicché stanche ma felici dei progressi e dei ricordi dell’eterna e calda estate, fatta di sale, mare, musica e soavi cose, le due figure unite…continuavano la loro passeggiata “nuova”. Si infondo, era tutto nella loro mente, nessun “gesto contro”dal mondo, nessuna voglia da parte di forze soprannaturali voleva abbattere la loro anima, farle stancare così tanto, ciò che la malattia direttamente e indirettamente nel cuore materno aveva fatto patire ad entrambe, era solo capitato e non era colpa di nessuno, anzi presto tutto ciò si sarebbe placato…quanto meno la lunga ripresa non si sarebbe più tenuta in una triste, vuota e asettica stanza di ospedale. Si incamminavano tra quel giardino di casa che da anni vedevano e attraversavano, ma che in quel momento appariva nuovo, magico, incantato. Era un richiamo di amore nostalgico, era un invito al non arrendersi, un giardino, un cielo, una vasta natura…diversa da prima… fatata e forse più gentile, le accoglieva a casa e al tempo stesso le accompagnava verso il “nuovo viaggio”….. in cui il tutto si presentava armonioso come non era mai stato, sapeva di miele e di fiori, di rugiada e di sogni che presto sarebbero nati, di cose che nonostante le avversità si sarebbero superate. – 19/09/2018

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Fiore Ilenia

POESIA:
Ilenia Fiore
“Come un aquila”

Con volo leggiadro, volo esemplare
nella meravigliosa ala reale
suscita in me infinita adrenalina
la mia vita, i tratti delinea.

Nel cielo, regina dell#039;universo
sfidando un mondo così tanto avverso
il mio destino mi spinge ad essere
ed a volere a tutti i costi emergere.

Esplorerò per raggiungere il sole
inebriandomi del suo splendore
per rifiugiarmi nel suo calore.

Sorvolerò le più fiorite aiuole
con nel cuore un solo pensiero
del mio futuro io ne andrò fiero! – 19/09/2018

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sanfilippo luigi

POESIA: Quando

Quando non è ancora tutto,

quando un angolo non è colmo

e una tessera infine non è stata collocata,

quando un sapiente gioco non si conclude

e un germoglio non nasce,

quando il vento non s#039;interrompe

e la calma stenta,

quando la parola non detta ritorna,

quando la terra si offre arida

e il mare ti fa paura – 19/09/2018

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Giordano Tracconaglia

POESIA:Al fine colgo
di tua anima uno sguardo
di corpo tuo un sorriso .
Del mio taciuto amore
ad essi il seme affido
così che da perpetua lacrima
in fior morire
al fine voglia . – 19/09/2018

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AlbaneseD Daniela

POESIA:La vita è bella! Già…ma viverla pensando e definendola tale…è difficile. Ogni giorno ti svegli con la speranza e l#039;intento di vivere al meglio, assaporandone ogni attimo, che sia facile o difficile con la consapevolezza che puoi cambiarne tu la frequenza e la quantità nel bene e nel male, nelle cose positive e negative…poi a meta#039; giornata se ti fermi a riflettere ti accorgi che il bilancio non è stato nelle tue aspettative…e cerchi di rivederti in quei momenti in cui hai provato difficoltà e ti chiedi cosa avresti potuto fare per cambiarne il corso. Bilancio positivo o negativo che sia…la sera a letto quando la fine della tua giornata ti mette di fronte alla cruda realtà ti accorgi che dopotutto hai fatto del tuo meglio…che ce l’hai messa tutta per non pagare le conseguenze dei tuoi sbagli. Ti giustifichi e ti colpevolizzi allo stesso modo…dimenticando i momenti belli che la vita ti ha fatto provare e che comunque ci sono stati…dimenticando cosi che l’amore che hai cercato per tutte quelle ore…lo avevi già dentro di te…solo che non lo vedevi e lo cercavi negli altri…bastava guardarsi allo specchio e dirsi…tu ci sei e sei importante soprattutto per te stesso…amati di più…o forse…amati finalmente…tu sei la vita che hai cercato per tutto il giorno…niente e nessuno l’avrebbe potuta trasformare in qualcosa di meraviglioso…tu sei la vita bella… – 19/09/2018

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Manfredi Antonio

POESIA:A Mirko

Quanto lineare appare l’ebbrezza
guai a chi, l’altrui operato disprezza
Tanto fumo sale a pendio
ascolta sempre, sopra tutto Dio

Il profumo del sole mi accende
colorando la casa e anche le tende
Porta sempre con te il sorriso
se vuoi raggiungere il Paradiso

Lascia che tutte le tue parole siano affabili
solo le cose belle, quelle infallibili
Un complimento ti raggiunge per altre vie
la strada si allieta senza bugie

Come un lampo, voci rallegrano il cielo
rompono il velo e lo sconcerto e la rabbia
e lo sconforto e la noia. Le parole affidate
al vento ritornano.

L’anima s’inquieta, che cosa mi fa rimanere?
Non so cosa mi ha spinto a tacere
L’amore non esiste, si deve creare
perché rimandare, perché rimandare?

Ho visto troppe estati.
So cosa mi attende.
Ogni tanto io
lo ricordo.

So di essere per sentieri dritti
dell’ Altissimo Potente Pensiero
Mirko caro, quante cose vorrei dirti
prima di poter dire “io ero”

Adesso sto ferma, mi tocca aspettare
l’inevitabile deve ancora accadere
D’amor tace e di freddezza brucia
come chi ha appena perso la fiducia.

Ti conduce e ti strappa via
e non racconta una bugia!
Un giorno Mirko, mi sembrò di scoppiare
entrai in Chiesa e non volli pregare

Speravo, quel giorno d’incontrare Dio
e invece, in chiesa mi sdegnai anche io.
Accanimento, colpi di pietre
dalle singole menti più tetre.

La gente s’illude di fare il bene
eccentrica, nobile, con le mani piene
Agguanta ciascuno con qualunque difetto
sparlare d’altri rende perfetto

Wanda e Giovanna han visto come stavo
cominciai a lagnarmi di quanto male avevo
Pensai a mia figlia, non sa neanche
che sto per lasciare queste spoglie stanche.

Per rallegrarmi, dopo aver cenato
parlammo della cara Titina
e dello stucco sul viso spalmato
per rimorchiare con la sua faccia carina.

Mentre mandavo giù un goccetto
il sangue colò giù dal naso, senza rispetto.
Dopo l’atmosfera si è di colpo spenta.
Lenta, incanta, reagisce, ostenta.

Chissà se riuscirai a leggere questa poesia
Una cosa e sicura, Frod è in ottima compagnia
so che lo darai via, alla dolce Stella
che ne avrà cura, la speranza è quella

Mi hanno detto che mi resta poco,
dichiaro chiuso questo gioco.
Sembra ieri che a colloquio fosti
e che il duro compito procacciasti

Per curarti del cane mio
annunciando a tutti il sereno addio
Ho capito subito chi eri,
spalle larghe, piedi fieri

Il tuo viso, come scolpito
mi ha da subito addolcito.
Con i guanti e i modi tuoi
il destino esiste, vuoi o non vuoi.

Ho compreso a fondo la vita
passa in fretta e con fatica.
D’improvviso ti trovi grande e pensi
alle emozioni, agli anni e ai sensi

Non fa niente, Mirko caro
la vita non ha il sapore amaro
lasciano il mondo nazioni d’umani
la mannaia cupa, alziamo le mani

Andiamo via nonostante le responsabilit�
non esiste scampo dall#039;aldil�
Credo che il posto in cui mi metteranno
sia lontano da ogni affanno.

Quando, infine, baciai quel mio marito
sembrava quieto, come ogni giorno al dito.
Quando la foto sigillò i ricordi
mi resi conto, era troppo tardi.

Quella mia amica di lume e di scienza
ha dato risposte, non mi ha lasciato senza
mi ha detto che era autista
si smarriva in se stesso alla minima svista.

Mi donò Esmeralda, la mia adorata figlia
un’altra goccia cade, oh la mia famiglia!
Non rifiutai le cure, ci tengo che tu lo sappia
Ho combattuto per la vita che la mente sdoppia

Ho amato la storia in cima a questa
propongo una frase alquanto modesta:
L’umano, troppo sensibile per essere immortale
se lo fosse, prima o poi passerebbe al male

T’insegnerà la giusta via
aspetta vigile, l’amica mia.
– 19/09/2018

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Soglian > Igor

POESIA:”Come faccio a non dirti”

Come faccio a non dirti che dentro mi scoppia il cuore
che la sua forma tramuta e si dispone a ordigno
ma da fuori non sembra.
Quando in apparenza calmo, come oggi,
scorre ancora anche questo giorno
Ma come faccio a non dirti
a questo punto
che avverto caldo
e poi freddo,
che mi trema il petto
che trasudo tutto
e che non è da me farmi brillare implodendo zitto
Dimmi ancora che sai di cosa parlo
Come quando pensavamo guardando in alto, lontano,
là dove ci eravamo dati il nostro esclusivo appuntamento
Dovevamo lì cogliere l’agognato oltre
liberare ognuno il proprio rinnovato canto,
stendere l’opera su carta vera
compiersi

Da dove ripartiremo,
così come ora
Maggio 2018 – 19/09/2018

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