POESIA: Noi uomini, presenti e passati
che furono, che sono, che diverranno
medesima l’antica coscienza
sbalzi fugaci di pazienza
Attuale senso di non appartenenza
ove parvenza s’atteggia quale essenza
Noi uomini, dalla visibile cecitÃ
ossessionati dall’idea di novità ,
liberi di vivere in cattivitÃ
Noi, alla ricerca di veritÃ
Piccoli uomini
grandi come parole,
ora acquietati
ora disperati
Uomini che provano sì tanta paura
indaffarati a fare dell’oscuritÃ
una cura
Noi uomini di passaggio
troppo ingenui per capire
orgogliosi per sentire
Uomini rovinati dal pensiero orizzontale
incuriositi da ciò che non si può capire
annoiati da ciò che è normale
Uomo anche e soprattutto digitale
costretto perpetuamente ad aggiornare
il suo sistema operativo
la stanchezza,
la noia,
gli traspare nitida sul viso
Così maliziosamente da altri uomini tentato,
dalla presunzione deviato
l’uomo dalla caotica percezione di pace,
tutto dice
quando tace
Noi uomini presenti,
di un incorruttibile senso morale
esenti
Noi che siamo anche degli uomini
indifferenti ai mali che non son nostri
a tutti gli angeli vestiti da mostri
Noi uomini che sappiamo di vivere
che ci illudiamo di farlo, e di farlo bene
che mentiamo davanti alle cose vere
Uomini omologati
che per non perdersi
preferiscono essere legati
e dai rimpianti imprigionati
Uomini che mostransi forti agli altrui occhi,
odiosi nel farlo, come pochi
Uomini che si consumano in vita,
che muoiono mentre dicon di vivere,
vanno dicendo, con voce sbiadita
Noi uomini che viviamo un po’ la vita di qualcun altro,
che non ci sentiamo neanche stupidi nel farlo
Reprimendo istinto,
desiderio,
emozione,
sentimento,
per dirsi e sentirsi vivi,
un solo momento.
– 17/01/2017