Arturo Favella



POESIA: NUDA

Occhi neri colmi di nebbia a scrollar la sofferenza di dosso,
fissano i figli e il mar dell’ infinito rimorso.
Corpo esile di morte scampata,
rigetta preghiere di fine annunciata.

Stracci d’abiti come foglie d’alito maestrale,
con le mani tese a cercar caldana d’amore.
Le onde marine come arpie d’ Odissea a rincorrere la nuda coscienza
di chi paga l’eterna penitenza.

L’urlo di Dio tra le stelle cadenti, riecheggia e risuona in continui lamenti.
Illusioni e pugni stretti tra le prigioni del mondo,
seguono un volo senz’ali, al calar di tramonto.
– 22/01/2017

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