POESIA: IL BESTIUMANO
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Parole vuote di materia
corrompono il bestiumano.
La verità sfama ma non sazia,
il bestiumano si nutre di falsi pasti,
si crede sazio e ingrassa.
Più ingrassa più si nutre
e il desiderio diviene necessario.
Crede in bestiumanoformi e millenari dei,
cercando in essi la salvezza.
Li invoca, li ama, li adorna di preghiere
poi uccide, invidia e distrugge.
Un milione più mille più cento
più uno anni fa e più oggi.
Prega bestiumano prega ancora i millenari dei!
La pace è sempre più vicina, non lo vedi?
Dalle mani ai sassi,
dalla clava alla lancia,
dal fucile alla bomba che uccide solo l’uomo
e ne lascia intatta l’ombra.
Prega bestiumano prega ancora i millenari dei.
Il bestiumano cerca l’oriente a occidente
e l’occidente a oriente, senza mai guardarsi i piedi.
Il bestiumano non avrà felicità finché la cerca
e la cerca perché non l’ha!
Uccide chi porta luce
credendosi salvo nell’oscurità dell’ignoranza,
cieco per fede e per mistero.
Il bestiumano sta vomitando oggi il pomo della conoscenza
anziché piantarne i semi nella profonda terra.
di Marco Baranello,
(poesia del 9 novembre 2007) – 23/01/2017