POESIA: Spegnete le vostre sigarette, maledetti marinai!
…e spegnete le vostre sigarette!
Là fuori ronchia il mare, marinai,
voi, maledetti, che ve la godete
a raccontare storie inesistenti
ed affogare in un bicchier di vino.
L’estate, fianchi e seni vi sciorina:
bramano palestrate cittadine,
perdersi tra gli unguenti di salino
cui son pregni la pelle ed i capelli
concedendovi un anno di mercede.
Odio il mare che divide e voi servi,
privi di storia, che sapete? Nulla!
Non conoscete l’erta che risale
e scivola nel verde fino al cielo.
Mille e mille ti seguono i profumi.
Qui zefiro è d’amante la carezza,
ti corre in gara a fianco tramontano;
è la sua lotta viver di risate:
sfidi il gelo sputando controvento,
ma l’aspro alberga dentro la salsedine.
Dannati voi, ed io che v’ho cercato!
E’ l’orizzonte acceso in chiaroscuro:
di là dal mare, fosco e scellerato,
amor m’attende, con la pelle ambrata,
un dolce viso avvolto in crin corvino.
Di voi ho bisogno adesso, maledetti,
per togliere il mio sogno dalla sabbia
dove lo stringe il vostro mare infame
e portarlo nel verde delle cime,
ma voi, pregni di salso, che capite?
– 24/01/2017