POESIA: AUSCHWITZ (OSIVIECIN)
Il cielo velato,
il sole caldo,
ma nascosto da fasce di nubi,
accoglie la mia visita decisa…
e il tempo si ferma!
Il dolore, le atrocità le ingiustizie
non conoscono il tempo…
memorie struggenti senza fine.
E sento i loro respiri,
i loro ansiti, i loro affanni,
i loro pianti nascosti, le loro grida soffocate,
la loro disperazione, le loro lotte…
la rassegnazione…
Vite perse, cari persi, sogni perse,
speranze perse, capelli persi,
sembianze umane perse…
dignità persa…persa?
No, solo apparentemente persa!
C’è invece colui che l’ha persa per l’eternità,
c’è colui che ha trasformato la propria vita
in un’orrida fucina di oscenità esistenziali,
di crudeltà perversa,
di oscurità dell’anima,
di un cuore di ghiaccio lurido,
infangata da gesti che scateneranno maledizioni
che lo colpiranno perpetuamente.
E quando la sua vita,
orgia maledetta, brutta, sporca, laida, lercia,
finirà,
la nuda terra non vorrà accogliere
i suoi resti men che pietosi…
si ritrarrà con gran disgusto,
li rigetterà e finiranno in fogne maleodoranti,
che non vorranno accorglierli
perchè ancor più luridi delle loro acque nere.
Le ombre dei maledetti
che seminarono subdolamente,
tra baracche gelide e sporche,
falsità, inganni,
terribili e ingiuste punizioni, fame,esperimenti atroci
malattie,disperazione, dolore, morte, zizzania,
vagheranno senza pietà,
nei meandri più oscuri della non vita,
costrette a ripensare ai loro tragici errori…
e invece le belle anime,
vittime di tali aguzzini,
risplendono e risplenderanno per sempre
orgogliose nel sole della giustizia
e del tempo, reso eterno dalla memoria dell’amore. – 27/01/2017