mario benedetto



POESIA: Adesso ci dovresti essere tu

Immersa tra i rami che ti cullano
come su un’altalena vestita di semplicità,
adesso ci dovresti essere tu,
in mezzo a questi alberi e vitigni,
a quest’ora del mattino
dall’aria tersa e profumata,
a scoprire,
tra il fogliame verde, i fichi maturi,
gonfi come i seni sul petto d’una fanciulla,
e chiari come le cosce di una giovane sposa.

Adesso ci dovresti essere tu,
in questa piccola valle
a saziarti di pace e di cose perdute,
prima che il sole,
con i suoi primi raggi dorati,
cominci a tramare esplosioni di luce
e a gettar nell’ombra sentieri
e sudore dalle fronti.

Adesso ci dovresti essere tu
a raccogliere questi frutti mielosi,
esuberanti e sodi,
e dai rami passarli, con cura,
nel ventre tondo del paniere
che si gonfia, traboccando d’ogni lato.

Ma ora che dalla strada antistante la vigna
riprende la corsa delle auto,
che inquieta anche l’aria
e sovrasta il canto soave e pacato,
che il ruscello, scorrendo,
innalza sommesso,
anche tu sei più lontana,
come la pace che poc’anzi
mi cingeva d’incanto.
– 01/02/2017

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