Elia D’Adamo



POESIA: Concerto

Metamorfosi dal muto al sonoro:
le corde s’odono vibranti
pizzicate di suono,
pizzicate d’incanto,
le braccia di un organo
si alzano tutte insieme verso il cielo
per accarezzare la mano di Dio.
Mari agitati schiaffeggiano la roccia,
poi, più calmi, teneramente la baciano,
si raccolgono in un manto,
le foglie bagnate di colori
che la natura inventa e ricrea,
al tocco d’ogni stagione.
Quando leggiadre, le fate,
si adagiano sull’arpa che giace,
e anche il violino tace,
inizio a danzare
la musica che rimane,
inchinandomi all’ultimo riflesso di luna.
– 03/02/2017

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.