POESIA: Trepida attesa
Sotto la scogliera il mare ribolle tutto,
l’onda gonfia batte con violenza gli scogli
prima di infrangersi in bianche spume
dalle voci di mille gorgoglii,
inseguita ogni volta
da nuovi sbuffi d’acqua chiara.
Sul dirupo che fa paura,
seduta su squallide pietre ina donna,
immobile come statua bronzea,
ha lo sguardo sperduto sull’infinito mare,
sul lontano orizzonte,
dove si fondono il vero e l’errore.
Sospesa fra cielo e mare,
l’anima trepidante
consegna all’errante vento
l’amara vertigine dell’angoscia
nell’attesa che l’avida pupilla
scorga la vela amica.
Rigida e infreddolita,
avvolta in uno scialle
scuro di grezza lana, tace, soffre;
sul viso gli scavati occhi,
estenuati da un’insonnia tormenntosa,
espandono l’eterno grido
di mille madri, di mille spose in attesa,
diverse di terra e di lingua ma
con un unico e solo dolore
dove può naufragare il cuore. – 04/02/2017