POESIA: Termine, il mio paese
Le gocce di pioggia che schizzano sui vetri
della finestra che guarda sul cortile,
lasciano una scia mentre inarrestabili scendono giù,
lentamente, come lacrime verso la terra
che refrattaria le aspetta.
Un freddo quasi pungente sconsiglia l’uscita,
sensazioni di abbandono si respirano nell’aria.
Termine, silenzio di un paese spettrale
interrotto da rari passaggi di trattori,
abbandonato dai suoi prediletti figli
che hanno preferito all’odore delle stalle,
quello meno pungente ma indefinibile delle metropoli.
– 06/02/2017
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