Davide Mora



POESIA: IL SUICIDIO

Seduto sul mio orgoglio,
ho percepito un nuovo battito.

Il crepuscolo ha voluto regalarmi la mia vera identità.

Voci di venti, gratuiti professori,
mi hanno sollevato dagli allori.
Schermi d’acqua, fugaci impressioni,
mi hanno cancellato le illusioni.

Morali di antichi avi, immoralità di eterni conclavi,
ragioni del potere, speranze vane di chimere,
mi hanno sussurrato l’ignoranza umana.

Industrie di sciocchezze, cartacee frivolezze,
pesanti ilarità, motrici vanità,
la sua ingordigia.

Immensi spazi fatti di paure,
vetrate che ora si fanno più scure,
la mia strada.

– 06/02/2017

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