POESIA: Liguria dal mare (25.10.2016)
Triangoli di roccia spennacchiati,
incappucciati da batuffoli bianchi
e scalfiti dall’uomo.
Altopiani protesi nel blu
a sognare l’abisso
che dispensano isole solinghe
con sentore di macchia.
Orti verticali
dove l’olivo e la vite
si alternano,
nel tempo e nello spazio,
a dimore affastellate
come castelli di carte.
Sempre mi stupisce,
terra mia,
il tuo arcobaleno di verde
sospinto a tramontana,
ad abbracciare il mare,
o scapigliato dal maestrale
ad ingrossare i rivi.
E tu mare sferzato dal libeccio
ad aggredire la Superba
o sospinto da scirocco
a riaboccar torrenti,
tu sempre mi attiri
come sapido grembo,
a rinfrescar le membra
nel tuo eterno divenire.
– 06/02/2017
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