POESIA: Mi nutrivo della tua immagine in quegli infiniti tramonti dove mi sono rifugiata per cercare di rompere i tuoi silenzi.Poi capire, capire le tue infinite bugie e tornare da te per guardarti negli occhi e realizzare in quel momento che ci eravamo persi per sempre. Cogliere nuovi profumi mischiati alla odore della tua pelle e tra le lacrime coglievo un intimita’ che non era piu’ la nostra. Sentire il dolore del mio cuore frantumato,lacerato ,buttato via senza alcun rispetto. Un dolore cosi forte da non poterlo descrivere e la gola che si stringe in un pianto interminabile. Ora le tue suppliche, si perdono in quell’immaginario che vede un’altra pelle sotto le tue mani,un’altra bocca sulla tua bocca e la mia mente non ce la fa. – 15/02/2017
Stefania Villani
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