Stefano Furlanetto



POESIA: Sconforto, sconforto!
Sconforto imperterrito ,
diniego dell’anima,
tu, tu,
che sovrasti regale
di maestose nefandezze
le anime perse.
Sei forse il mio aguzzino?
No!..
Non sono il tuo recondito schiavo per virtu`,
non sono colui,
che soggiogato,
dal tuo “fatal esistere,
tisegue.

Non sono la dimora
dei tuoi nefasti
preludi,
non m’appartieni,
non m’appaghi.

Tu,
tu mi logori!
Mi schiacci,
mi snervi, mi deprimi.
Sei nato
per denigrare le anime
ed il loro gioire.
Con te
tutto viene meno;
sei potenziale di eutanasie
recidivanti.

Entri di sobbalzo
nelle menti logore e sofferte;
non ti voglio
nello spoglio
denudato
del mio conscio.
Sei tempesta nera
di nefasti preludi
che
devastano
la mia mente…

– 16/02/2017

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