POESIA: IL GRANDE POTERE
Trieste e pensierosa stava assorta
La pecorella un giorno arrabbiata
Pensava tra se e se indispettita
In questa terra non c’è uguale sorte
Si arma di coraggio e decisione
E raggiunge presto il padre nostro eterno
A lui si volge con disprezzo altero
E chiede senza indugi spiegazioni
Il leone, disse,con le zampe grosse
E la tigre con le zanne lunghe
Il ghepardo corre come il vento
E l ‘aquila con artigli e becco adunco
Son preda tutti i giorni di quest’altri
E non so come difendere la pelle
Gambe non ho lunghe per andare
E zanne non ho forti per colpire.
Il padre buono che tutto a noi comprende
Porge l’attenzione in quell’istante
Ti faccio dono, disse, compiacente
Di forza grande messa nella mente
I tuoi nemici e quelli a cui tu credi
Colpire tu potrai col solo sguardo
Distruggere potrai e seminarli
Così vendetta avrai eternamente
La pecora ora guarda con orgoglio
Ma dentro se qualcosa si ribella
Di certo, disse,così sarò assassina
E morte io darò da mane a sera
Rifiuta il gran potere l ‘animale
E verso la sua casa si dirige
Non più pensieri nella mente adesso
Ma segue consolato la sua vetta.
– 27/02/2017