Giampiero Zoia



POESIA: Disseta la tua fonte l’usignolo, il cacciatore stanco e il capriolo e l’acqua tua lucente fa felice, la trota la lumaca e il boscaiolo. Con lento borbotta tu scendi a valle, tra verdi abeti e fronde di betulle, impervi monti bianchi lasci alle spalle. Passato e’il tempo ove tutto era silente, ora il paese brulica di gente, continua la tua corsa il tuo venire e il giorno corre verso il suo imbrunire. Veloce or si e’fatta la discesa, corri nell’alpe ripida e scoscesa, ribolle la tua anima impetuosa, lontana e’ ancora la metà tanto attesa. La notte ha ormai posato il suo mantello, lieve accarezzi un rudere castello, impavido nel buio il tuo cammino, sbuffa del fumo uscendo da un camino. Ora la tua furia si e’ placata, frecce di luce annuncian la giornata, stormi di uccelli ti seguono per la strada, fiori nei campi bagnati di rugiada. La fine del viaggio e’ormai vicina, da un campanile rintocco una campana, s’allarga il manto, si apre la radura, lingua d’argento in mezzo alla pianura. Bianchi gabbiani salutano il tuo arrivo, sulla collina kcchieggia un vecchio ulivo e mille barche accendono le lampade, al lungo, eterno bacio del fiume al mare. – 28/02/2017

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