Rosalda Schillaci



POESIA: I poeti hanno brutte abitudini.

I poeti hanno brutte abitudini
sacrificano notti,
esaltano i silenzi e la luce,
cadono nei dubbi della vita
tuffandosi da nuvole, compagne di giorni grigi.

Sprofondano in abissi di parole.
Smarriti, si accontentano della solitudine
come di una malattia, da cui non guariranno.
Rincorrono nostalgie,
viaggiano in mondi invisibili.

Quando giungono,
in luoghi traboccanti di promesse,
si distraggono con passeggiate dolciamare.
Poi, quando le gambe non li sostengono,
non riuscendo a rincorrere la vita,
riposano nei tramonti
e aspettano estatiche aurore.

I poeti hanno brutte abitudini,
nelle notti insonni,
attendono solitarie ispirazioni,
e nelle ombre della notte,
festeggiano versi,
volando nei desideri di chi ha paura di sognare,
giocando con le anime
come bambini mai cresciuti.

Sollevano veli, svelano misteri.
Scoprono che la poesia è una brutta abitudine,
da cui non vogliono guarire.

Rosalda Schillaci

– 09/03/2017

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