POESIA: Dove sei.
Che a volte perdersi
è solo un attimo
che non sapere più
da dove soffia il vento della vita
è lecito.
E allora ti guardo
anche se non sei tu
dentro m’appartieni
come un ricordo di qualcosa
ormai lontana.
Ci sono ombre in noi
che non sappiamo
c’è un dolore nascosto
traditore e senza onore
che trova spazio
per travolgere tutto quello
che siamo stati.
Poi alzo lo sguardo
ed esco dalla bolla di dolore
da cui rispondo
alle tue domande
che non vogliono risposte
ma solo un po’ di spazio
in cui sfogare
un dolore fragoroso
antico recondito e dai colori sbiaditi.
Sono fuori e c’è fragore
la paura che il limite si arrenda
ai colpi che gli infliggi
senza accorgerti che oltre
c’è solo il nulla
un deserto di solitudine
un arido esilio da tutto quanto hai amato e voluto.
Non so se sia così la fine
se sia questo il viaggio
verso il limbo ovattato e sordo
dell’essere lontani da noi.
So che è uno schianto
continuo e doloroso
immerso in un’impotenza
che toglie ogni forza
e che ci porta giù
in un gorgo scuro e limaccioso
dove manca il respiro
e nessuno può venirti a salvare.
E quaggiù in questa notte
sono solo
in un silenzio
immenso
rannicchiato in un angolo
per non sentire tutto questo dolore che sale e lacera
le mie carni sfinite e bianche.
Che vorrei riaverti
è un desiderio senza espressione
che vorrei aiutarti
è un fare continuo, senza sosta
nel costruire ogni giorno
una strada sicura e senza pericoli
in cui tu possa procedere.
Ma posso solo aspettare
qui sul limitare del precipizio
il tuo ritorno
stringendo nei pugni chiusi
quel che mi resta
di te
il taglio azzurro del tuo sguardo
che m’illumina
dentro.
– 10/03/2017