Francesco Carrozzo



POESIA: UOMO A ME STESSO IGNOTO

Modena, 5 marzo 2017

Sono un Uomo
ormai a me stesso ignoto.

Sono il senza volto,
il colpevole della fuga
l’usurpatore della caritÃ
il senza tetto ne legge,
il rapinatore del lavoro altrui.

Ho perso tutto
lungo la strada per la pace
nelle guerre alimentate
da usurpatori di ricchezze.

Cammino per le strade d’occidente
col puzzo della miseria
appiccicatomi addosso dai rifiuti
di cui mi nutrono con muri e sputi.

Avevo bambini con me
ora figli e figlie adolescenti
violentati e incinte

Siamo tutti dannati e condannati
figli della ricerca della libertà e
della lotta per la sopravvivenza.

Penso al futuro
che sarà di nipoti indesiderati e sconosciuti
perseguitati, abbandonati e rapiti
lungo la strada del viaggio,
venduti e comprati come carne al macello
per soddisfare voglie momentanee
di lussuriosi uomini bestie.

E, non siamo ancora
alla fine del viaggio,
ma io
uomo a me stesso ignoto,
già ora
non conosco specchio
che possa ritrarre il mio volto
e quello delle mie figlie e figli
e dei miei sperduti parenti.

Uomo a me stesso ignoto,
rifiuto di altri uomini e donne,
cerco nella spazzatura solidale d’occidente
una ragione in più all’umana condanna
di un vivere che più non mi appartiene.
Francesco Carrozzo
– 18/03/2017

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