POESIA: PETALI SPARSI
E poi lui ritorna da una fuga nel west
all’ora esatta del pranzo domenicale
la giacca appesa la Colt nella fodera
stanco di avventure corsare anche per oggi
lei che nell’attesa ha predisposto
i fiori freschi sulla tovaglia immacolata
il profumo caldo che arriva dal forno
di cose buone di antica fragranza
ci sono cavalli incredibili al di là del fiume
spettacoli equestri sotto tende di seta
con gemelli siamesi e ballerini tzigani
che attraversano il fuoco danzando
(e donne mai viste dalla pelle di pesca
con trecce d’oro che arrivano ai seni)
vorrebbe aggiungere ma si trattiene
lascia cadere il discorso sfogliando distratto
le notizie di cronaca sul quotidiano
lei che lo ascolta in silenzio intuisce
il peso dei giorni degli anni che vanno
nei dettagli non detti nei puntini sospesi
sui fiori la leggera penombra di un presagio
trema la mano di lei mentre gli versa da bere
vino rosso da una brocca d’argilla sbrecciata
nel silenzio fradicio di umiditÃ
lui ha pensieri che galoppano altrove
domani vuol tornare nel west
a inseguire altri sogni a cavallo
lei si sente un po’ fuori dal quadro
specchio rotto che riflette l’assenza
domani nel west pensa a me
non abbagliarti al fuoco delle sirene
domani nel west porta me
andremo al circo sotto la tenda di seta
cavalcheremo liberi fianco a fianco
su purosangue di nobile stirpe
vorrebbe dirgli ma invece tace
raccoglie i petali sparsi caduti nel frattempo
dalla tovaglia rossa intrisa di vino
lui è un fantasma che vaga nel buio
dai passi incerti nella nebbia
solo un faro due fari in lontananza
gli occhi di lei puntati dentro
a cercargli l’anima
– 20/03/2017