POESIA: Crepuscolo:
Gli ultimi raggi trascendono dall’etere,
e si rifrangono sul trono di Nettuno.
Le fievoli onde scorrono, con l’ausilio di Eolo,
fino a dissolversi sulla landa rocciosa.
Il mare è avvolto da un colorato manto,
quasi fosse esso stesso fonte di lume
e lo stesso mio cuore in quella luce si affranca,
dilaniato dai suoi frustrati desideri.
Come il mare vuole, almeno apparire,
come ente di luce propria
ma ogni relazione implica una privazione,
sia per affinità che per contrapposizione,
privazione che nel suo perpetuarsi
disvela questa propensione.
Confinato nella necessità del vincolo sociale,
avverto una voragine, che perennemente mi annulla.
Estraniato dalla mia essenza,
rimbombano gli echi di una vuota esistenza. – 29/03/2017
Enrico De Paoli
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