POESIA: Ricordo di me
Se fosse ch’io non fossi,
sarei ciò che sono. – 19/03/2017
POESIA: Ricordo di me
Se fosse ch’io non fossi,
sarei ciò che sono. – 19/03/2017
POESIA: Si sentiva come se la morte l’avesse seguito per tutta la sua esistenza, una presenza discreta mai ingombrante, mai cosi lontana da perderne le tracce ne tanto vicina da rimanerne folgorato, se non fino al giorno in cui avrebbero giocato la partita a scacchi che li attendeva fin dal momento in cui tutto ebbe inizio.
di Mauro Massimiliano
– 19/03/2017
POESIA: Deleterio
Era come correre da fermo
Inseguire quel sogno
Vile quanto le notti trascorse solo
Abbracciato a quell’unico scopo:
Vivere.
Era com’è oggi, adesso,
Inseguire il tuo di sogni
Così ho trascorsoil nostro tempo
Immobile qui, abbracciato al tuo corpo:
Amare.
Sarà come vuole il mondo
Raffigurato dal disegno di un bimbo
Il quale ancora una volta mi dipinge solo,
Senza possibilità alcuna di perdono:
Morire. – 19/03/2017
POESIA: IL MONUMENTO AI CADUTI.
S’ erge maestoso dentro a ”la piazzetta”
il monumento a quegli eroi nostrani
che, per amor di patria, han dato retta
a incerti comandanti e capitani,
e, armati di fucile e baionetta,
partirono a difendere il domani.
Convinti di salvar la propria terra
andarono a finir sotto le armi,
sperduti al pari di colui che erra,
tra carri armati, polveri ed allarmi,
morti da eroi nella ”grande guerra”,
or ritrovati in questi freddi marmi.
Io mi domando:-Ne valea la pena?
Morire giovanissimi a vent’anni
per la medaglia, per la pergamena
sperando che la storia non si inganni,
che non soltanto vi ricordi appena
ma la memoria corta ancor vi osanni?
Un tempo ero studente liceale,
Io ero come voi, fin troppo uguale
attaccato alla patria e al suo ideale
nutrivo un sentimento nazionale
pronto mostrar le unghie ed il pugnale.
Ma Dar la vita oggi a cosa vale.?
Lo stato non condanna l’ illegale,
lo leggi sempre su ogni giornale,
siamo guidati da mediocrità letale.
Oh miei caduti invano, io ci sto male
a voi verso le lacrime e il mio sale,
e se in ciel’ m’ascoltate… BUON NATALE.
Notte del 24/12/2016
– 19/03/2017
POESIA: IN SILENZIO
Lo senti che silenzio
è la voce della natura,
solista in un luogo immenso
emana seco un’aria pura;
volgendo gli occhi dentro
trovo angoli di vita,
come è bello il vento contro
lo rallento con le dita;
cerco e trovo nel silenzio
ogni dove, ogni via,
perché è proprio in quell’immenso
che si è in vera compagnia. – 19/03/2017
POESIA: Introspezione
Labirinti della mente, percorsi un milione di volte, proiezioni di figure, immagini sospese, come fossero un po’ più sotto al centro della testa, all’altezza della ghiandola pineale. Pensieri, ritornano sorrisi di sguardi incrociati, che fanno stare bene, altre volte paure,angosce, come fossero pareti che si stringono,che ti soffocano. Ma poi il tempo, amico della mente spazza via. E poi di nuovo, un vortice ti assale, e giù per un tunnel, sembra venirmi addosso una nebbia.. pian piano si dirada, ecco si ti vedo… no,sono….IO. – 19/03/2017
POESIA: PASSEGGIANDO
Nessuna increspatura
sullo specchio d’acqua
che lento fluisce verso la barriera.
Galleggiano i germani pigramente
e qualche ramo staccato
a chissà quale luogo
si fa trascinare mollemente
dalla debole corrente.
In tutta questa calma
in questa pace apparente
voglio immergermi
fino a colmare i miei occhi
e la mia pancia
del mistico silenzio. – 19/03/2017
POESIA: La pioggia luccicante cadde
Il mondo risorse dal grigiore
Pallidi stranieri tacquero
Aspettando spiegazioni dal silenzio.
Danzarono
Sull’ombre dei cipressi
Donne dai capelli bianchi
Al suono traballante della ghiaia.
IMBRIBUS DIES
– 19/03/2017
POESIA: E’ la forza di gravit
grave fardello
ad attirare tutti
i corpi giù in una tomba.
Grave in inglese
quel che preme
è una gravi-danza
immaginaria o veritiera
per festeggiare
la maternit
o paternit
ripetere i riti della vita
negare il trascorrere
del tempo,
vincere la pulsione di morte,
proiettarci nel futuro immemore
con giocose piroette
prima di stramazzare al suolo
eppoi giù nel baratro
dell’oscuro malessere
ed entropia. – 19/03/2017
POESIA: Tu il poeta
Io il bruco
Il tuo silenzio
Il mio rumore
Il tuo senno
La mia franchezza
Il tuo essere uomo da bambino
Il mio essere bambina da adulta
Tu cupo
Io lucente
E poi…
Io poeta,tu cenere . – 19/03/2017