Michele Zisa



POESIA: L’aria salsa mi stringe la gola
C’è freddo e ho paura.
Dovunque il mio sguardo si volge
Vede solo distese infinite di acqua e di mare.
Solo qualche raro uccello distratto
Mi passa sulla testa a volte.
Piango e mi dispero,
Poi rido come un matto
E tremo come foglia solinga trema.
Il soccorso mi guarda da lungi
Ma cocciuto non vuole arrivare.
Mi manda solo rari messaggi rubati,
Troppo poco per poter sopravvivere.
Lo so il prossimo vento,
La prossima pioggia,
La prossima bufera
Sarà quella che metterà fine a tutti i miei sogni.
Di raggiungere finalmente la riva,
Di trovare la pace agognata,
Solo vana speranza mi resta.
Forse così era scritto, così doveva finire,
Forse non avrei dovuto sognare,
Neanche questo diritto mi era concesso.
La’ dovevo giacere,
La’ nel mio villaggio di fame e di sete,
La’ lontano dove a poco a poco si muore.
– 15/04/2017

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