POESIA: UN ALTRO WHISKY
Qualcosa mi distrae,
un pompino, una birra,
del whisky.
La stanza è stretta,
si può uscire dalla porta
solo se fai a gomitate.
Ancora qualche soldo speso male.
La muffa del soffitto,
il barman è un ladro,
e l’ira funesta
ospita nuovi assassini.
L’autista guida
senza controllo,
si schianterà tra qualche attimo
mentre la moglie
grida al telefono.
Andare a troie
è reato,
ma non poi così grave
quanto fumarsi
uno spinello.
Non hai lavoro,
ma in qualche modo
spendi i soldi per andare a troie
e per drogarti.
Non ha senso chiedersi
che senso ha la vita.
È meglio non pensarci,
rischi di diventare pessimista.
Dovrebbero ibernarci
forse verranno momenti migliori.
La vita non ha prezzo
ma tutto il resto si.
La vita va vissuta al meglio.
Anche se non trovi il tempo
per una passeggiata.
Anche quando
non hai soldi
ma li spendi per le troie.
Fare poca conversazione
darà vita ai tuoi fantasmi.
Ma in questo mondo
ci sono più morti che vivi,
alcuni sono già morti
prima di nascere,
altri moriranno dopo qualche anno
e altri non moriranno mai.
Se Jack è uscito dal gruppo
un motivo lo avrà avuto,
ma se tu sei fuori di testa
è inutile trovare un motivo,
fai prima a rovistare
tra i rifiuti,
è chiederti perché
la gente ci butta di tutto
dentro la spazzatura.
Non sappiamo che farcene delle cose,
della gente, degli amici, degli amanti.
Cerchiamo di occupare il tempo,
sembra che da un momento all’altro debba accadere qualcosa,
ma poi non accade un cazzo,
tutto è stabile e di pietra,
altro che rottura di coglioni.
Vorresti che la vita fosse un film,
che il bicchiere fosse sempre pieno,
vorresti che l’inverno durasse un attimo
e che in primavera piovessero dal cielo anche i fiori.
Ma c’è più merda per le strade
che dentro i cessi.
La cosa che conta di più oggi
è fare buon viso e cattivo gioco,
ma c’è chi si sente stanco
ed ordina un altro whisky.
– 18/04/2017