POESIA: SOGNO
Danzate sirene sul pelo dell’onda
finchè occhi non verranno a guardarvi.
Danzate finchè l’alba vi illuminerÃ
e dal palco della notte vi toglierà di scena.
Qualcosa chiama dalle celesti pianure
e nessuno potrà resistere quando sentirà .
Un uomo ha bussato alla mia porta stamane
e mi ha detto: < amico, non so cosa sia,
ma una strana gioia ha invaso il mio cuore;
ho visto gli uccelli danzare nel cielo
ed i pesci saltare tra le onde del mare.
Anche tu pensi che io sia diverso? >
Poi è fuggito e dietro di lui
ho visto cento uomini vestiti di bianco
cacciarlo come una volpe nella foresta,
ma lui correva e si allontanava da loro..
non di quel tanto che bastasse a garantirgli la vita.
Ho visto la canna di un fucile tendersi e schioccare
ed un fagotto di stracci tuffarsi nel fango
ed impietrirsi senza le rose di maggio.
Ho sentito una donna chiedermi se l’amassi,
ma i mei occhi cercavano di guardare lontano,
più lontano da lei e da me.
Sono rimasto solo e non l’ho più rivista,
ma ancora adesso la rimpiango la sera:
perchè non ha capito che volevo dirle di sì?
E già sorgeva il mattino,
la luce esplorava le pupille assonnate
e le nubi si dissolvevano ai suoni del giorno.
Ho aperto le finestre e non ho più visto le case
che sino a ieri esistevano, reali e scure.
Ho visto gli uccelli volteggiare sopra me
ed i pesci giocare tra gli spruzzi del mare.
E allora danzate, sirene,
danzate signore dell’acqua,
non mi stancherò di guardarvi, così senza far niente,
tra le onde salate della marea.
Un pensiero mi preme nel cuore:
che sia solo un sogno la mia vita?
Eppure vedo le stesse cose che ho visto stanotte,
ma non è più notte, non c’è più la magia della notte.
Ricordo una faccia strana ed una domanda:
< anche tu pensi che io sia diverso? >
Ricordo la polvere di un momento
e l’abbattersi al suolo senza difesa;
forse anche stavolta verrà un fucile a giudicare,
ma voglio udire il canto delle sirene,
voglio guardare in faccia la mia morte.
Se tu avessi capito quanto ti amavo!
– 18/04/2017