POESIA: Terre ricevute
Qui sulla terra profonda
sono ritornata
al sapere dov’era-
da un pezzo non c’è guerra
quì, ma nei pensieri, là,
c’è ancora-
casa di pietra a secco
il porcile rotondo
terre ricevute
e Dominik* crebbe
come fanno gli alberi
e i prati
e si moltiplicò per 6
e poi si moltiplicarono
e altri ne nacquero
appena in tempo perché
le terre non furono più sue
rimitur*
ma le coltivarono -ma si sfamarono-
in quella conca -senza chiesa-
nulla fu bruciato
– e tutti – coltivarono la domači* vigna
di malvasia istriana
– Lì – ubriacò la loro
sopravvivenza dalla Russia,
dalla Grecia,
dalla Libia.
Lì, si costruì il presente.
– E Ora ?
– Samo malo neč -*
Note: Dominik*-Domenico, il nonno. Rimitur – ribaltone. Domači -di casa.
Samo malo neč-solo poco niente.
– 18/04/2017