POESIA: Nascesti,dentro profumi lontani; piangesti,il primo giorno del mese di marzo. Le stelle furono liete, i cori degli amici gioirono del tuo appetito senza fine. Ora,immersa nel placido giardino di gerani, di ortensie, di quell’ulivo secolare,portatore d’oro, giacesti nel prato, in compagnia di betulle. Le api ti mirano e il sole ti asciuga l’umore di latte. Stringo il tuo cuore,malato di fame… Adesso,sorseggio il tuo corpo sinuoso; come uno scalatore, arrivo alla tua bocca mielosa, ti cingo la mente, scavo, nel gazebo del mare… Disteso,sulle tue membra di fata, origlio il tempo, perduto ad altri suoni confusi. Tu, bella, mia… – 19/04/2017
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