roberto fugazza



POESIA: ?…2000…?

Dall’alto del dirupo, scrutava il nero mare
dallo altrettanto nero, l’Orizzonte separare.
Ricordar? Salmastri odori dalle nari ormai lontani,
riveder “passato” il Bianco volo dei Gabbiani .
Spento il sole, dietro un cielo tetro e “bigio”
tra lo schioccar di becchi, in morente stridìo.
Più nessun guizzar sulle inerti onde morte,
che tristo” futur”, riserva all’uom la sorte.
Cuore e mente feriti, da tardivo “orgoglio”,
osserva incredulo, su “liquamoso scoglio”.
Piangi uomo? Ciò che vedi or nero e spoglio! L’azzurro mar di ieri:-Oggi?… :PETROLIO!

– 20/04/2017

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