POESIA: Una vita.
Scapperai ancora dalle rughe, dalle tasse, dalle promesse.
Non ha più luce il tuo sguardo, neppure fa rumore ogni tuo passo.
Volevi vivere volando e sei finito a farlo strisciando, ai piedi della tua condanna, solo e sfinito, appassito.
Le dolci labbra che promettevano eterna gioventù, hai accolto nel grembo della tua senilità, giocandoti tutto quanto avevi costruito, nello spazio e nel tempo.
Eppure sentivi di essere nel giusto, mentre ti lasciavi avvelenare dal sapore della passione, mentre il tuo orecchio era sordo alle richieste di chi ti voleva bene, disonesto e bugiardo, finitezza umana in uno scatto, nulla di più.
Una vita la tua, dalla quale dipendevano ancora molte altre, un tempo un orgoglio, poi un peso, vuoti a perdere per non fermarti a pensare di essere umano ed imperfetto, di essere forse nato spirito libero, padre suo malgrado.
Una vita dissoluta, una vita, la tua. Che una figlia più non perdona.
– 30/05/2017