GIPPO COMINI



POESIA: RACCONTAMI, DAI…

Raccontami dai,
raccontami di Te…
di tutti questi anni
ansioso ad aspettarli
e subito migrati
nella memoria obliata
che pare, divertendosi,
danzar tra i tuoi pensieri.

Raccontami di Te…
di quando andavi a scuola,
della maestra-mamma,
del primo tuo amichetto,
della tua prima bici
che tolte le rotelle,
volasti a faccia in giù
e mamma lì a curarti.

Raccontami di Te…
che ti eri innamorato
da non capir più niente,
del primo bacio dato,
di ciò che ti è restato…
e quanto ti eri illuso
per quell’amor trovato,
per quell’amor perduto.

Raccontami di Te…
impavido e incosciente,
tenevi tra le dita
il tuo destino incerto,
insieme a quattro amici
non c’erano confini
e il giorno che nasceva
di libertà, pasceva.

Raccontami di Te…
del cosa sei sicuro,
di quello che hai paura,
del bene che hai voluto,
del male ricevuto,
della tua mano tesa
non sempre ricambiata
a volte, anzi, offesa.

Raccontami di Te…
dei sogni nel cassetto,
di quelli ormai svaniti
eppure ancor pensati,
dei lutti che hai vissuto,
dei Tuoi che pur lassù
li senti ancora intorno
e tu a parlar con loro.

Raccontami di Te…
tristezze ed emozioni,
dell’ultima tua volta
che hai masticato amaro,
le lacrime di gioia
e quelle trattenute
per dimostrarti forte
perché così fa un uomo.

Raccontami di Te…
tu Uomo, il tuo lavoro,
la voglia di carriera,
i soldi, il conto in banca,
la casa, una famiglia,
accorgerti che forse
volevi fare altro ma…
il tempo è ormai scaduto.

Raccontami di Te…
del canto che hai nel cuore,
dei libri in cui sei entrato,
del cane a cui hai voluto
un bene come a un figlio
e ai figli che ora grandi
ti cercano di meno
lasciandoti un po’ solo.

Raccontami di Te…
di cosa provi adesso
di fronte all’ingiustizia,
miseria e povertà,
di quelle morti in mare,
di chi potente in terra
invece che la pace,
fa soldi con la guerra.

Raccontami di Te…
di come sarai vecchio,
del cosa lascerai
a chi hai amato tanto,
di quando il tuo “Principio”
vestendosi di “Nero”,
schiudendo all’infinito,
ti aprirà all’immenso.

Raccontami dai… ancora,
e mentre tu mi parli,
ti ascolto e mi commuovo
e mi racconto anch’io:
riavvolgere il cammino
che hai fin qui percorso
riannoda in un istante
la “Genesi” e il “Qui… Ora!”

Raccontami dai,
raccontami di Te…
– 31/05/2017

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