nushi kristian



POESIA: L’universo/
Come un bambino/
Cambia le regole del proprio gioco/
(Umane certezze)/
-mancanti di un particolare-/

La perfezione non ha controimmagini/
Nulla che possa innalzarla/
Aggiungersi al suo infinito/
(Si perderebbe)/
É da invidiosi il capriccio del cosmo/
(Solitaria pienezza ermafrodita)

Infatti/
La grande attrazione tra i nostri corpi/
Per qualche ragione/
Non curva il tempo/
Che addirittura ironico si velocizza/
Il relativismo si inverte/
-Sembra-/
(Oppure ci sfugge qualcosa)/

Forse la gravità che creiamo non basta/
Iniziamo a scavare/
Verso il centro del pianeta/
Ma immediatamente/
Ci accorgiamo che la superficie/
L’atmosfera e questa terra/
Ci asfissiano con la loro pressione/
Non possiamo scendere oltre/

Proviamoci ancora /
Stessa teoria divesa (dimostrazione)/
Trasformiamoci in fotoni/
La velocità della luce ferma/
L’ombra delle meridiane/
Ma spensierati ci avviciniamo troppo/
Alla tomba di una stella/ un buco nero ci inghiotte/
Per poi dissolverci/
(Anche se fossimo sfuggiti/ al primo oggetto/
Saremmo stati riflessi in direzioni diverse)/
-É piu convincente consolarsi nell’illusione-/

Abbiamo fallito/
(Ho)/
Mi dilagno/
-La pelle affonda le proprie radici/
Nella carne per nutrirsi-/
Ti sento singhiozzare/
Vedo le tue lacrime scendere parallele/
Mentre scavano le tue goti

Ecco il perché/

Un altro universo si cuce intorno a noi/
I nostri desideri sono il suo filo/
La relativitá/
Scuce il nostro cosmo/
Quando ci separiamo/
Ritorniamo su questo pianeta/
(I momenti sono stati ore)
I giorni sembrano attimi/
I mesi millenni/
(Strano)/
-Strano-/

Allora basterà cucire te/
Edera/
Intorno a me/
Quercia/
E gusteremo il tramonto dei momenti/
Nel mare del ricordo

– 14/12/2017

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