POESIA: Riuscii a risalire.
Restai lì ad osservare le lacrime del mondo
confondersi con gli abissi
e mi chiesi quanti marinai,
sul punto di affogare,
ci fossero sul fondo.
Ho guardato a lungo le onde
infrangersi contro gli scogli
sempre con la stessa forza,
con lo stesso coraggio.
Cercavo di penetrare quel mondo in profonditÃ
ma le onde,con la schiuma del mare in bufera,
resero tutto opaco in superficie.
D’un tratto mi sentii come
se mi stessi cullando nell’illusione
di sapere,
quel che vidi non era abbastanza,
le tenebre non si erano mai
impossessate della mia anima
come di quella dei dispersi.
L’acqua rallenta i movimenti
come una catena,
annebbia la vista
come il sentimento
e uccide,
opprimendo in essi
ogni forma di ribellione.
I gabbiani sorvolano su di loro
dall’alto della loro libertÃ
come predatori
di coloro che,
cercando la via d’uscita dal labirinto,
ci si addentrano sempre di più;
di coloro dei quali le grida
in superficie non sono altro che bolle.
Diventeranno relitti. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 18/12/2017
Cretu Daria
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