Gulfo Anthony



POESIA: Luna storta

Quando l’ombra cala sul mondo esco dal mio rifugio e tutto ciò che desidero non conta più niente.
Perché da solo posso pensare, immaginare e sognare.

Io e la pallida sfera nel cielo possiamo capirci, e a volte parliamo.
Ci guardiamo, io nella mia piccolezza e lei nella sua immensità.
Diventiamo una sola cosa nell’infinità del tempo e l’unico bagliore nell’oscurità dello spazio.

Lei dice di aver visto intere generazioni di uomini nascere e poi scomparire sotto il suo grande occhio: una maledizione a cui non può sottrarsi, ma che non può comprendere perché in fondo è solamente un ammasso di roccia luminosa.

Io dico che l’uomo a sua insaputa a creato l’Anima, i sentimenti e le emozioni: una maledizione a cui non può sottrarsi, ma che può comprendere, secondo alcuni per ragioni divine, secondo altri perché è andato oltre la ragione.

Spesso sembriamo essere comandati dal nostro cuore, ma un organo muscolare in grado di pompare sangue non è poi così diverso da una roccia.

Nonostante tutto ci fissiamo, siamo così diversi, eppure lei è in grado di capirmi più di chiunque altro.

Quando l’ombra si alza per lasciare il posto alla luce torno nel mio rifugio, insieme alla sofferenza e a tutto lo schifo del mondo che mi permette di vedere. | sorgente: http://instagram.com/ – 18/12/2017

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