POESIA: “LA FENICE”
“Il Pensare d’amor
la rese eterna,
ma dentro trema,
mentre la superficie sosta ferma.
Nel respirare si mostra avida di calore
poiché alla cattiveria umana
mostrò il suo cuore.
Tortuoso e arduo
è il sentiero scelto da Narciso;
colui che brilla avvolto da specchi
ma ai sentimenti mai dona il suo viso.
I monti a cui l’anima dà la schiena
si sgretolano,
immersi nelle nuvole,
disegnando una magica scena.
Seduta su erba fresca
sulla destra tiene una pesca;
con occhi di ghiaccio
esamina il tramonto
facendo quasi un confronto.
Sdraiata su fiori,
appassita e sfinita,
ora
pensa di conoscere il significato vero della vita.
Dio, quanto era infelice!
Oggi piuttosto chiamiamola “Fenice”.
Al troppo pensare una lacrima
si adagia sul freddo volto:
il mondo era soltanto capovolto!
Lucente,
ora respira e vive,
anche per la gente.
Era lei,
sbalordita dalla vita,
la Fenice splendente!
Meglio morir d’ardore
che dimenticar d’essere adolescente.”
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017