de martino matteo



POESIA: Se quel figlio fosse mio,
non un figlio di puttana,
non starei qui ad accusare,
ma a cercare la ragione,
di un qualcosa che ha causato,
in una “brava persona” quella tale ribellione.

Rabbia,odio,anche vendetta
sono cause conclamate
di violenze quotidiane,
consumate in questo mondo.
Il benessere raggiunto
da una classe dominante
ha un effetto immantinente:
crea l’odio più profondo.
Ci si chiede cosa spinge
il “buon ladro” alla rapina?
Certamente non il gusto
di restar protagonista,
di un qualcosa che si spera,
lo condanni alla galera.

Ci si chiede: ma quel Killer,
diventato poi seriale,
chi vuole davvero uccidere
con quel gesto maniacale.

Non comprendo il camicaze
delle stragi Jihadiste,
perchè spesso indaffarato
a cercar nelle riviste,
quale divo si è trombato
tra le belle la più bella,
mentre lui cercava invano
di riempirsi una scodella.

Non giustifico i reati,
di nessuno in assoluto,
pur essendo consapevole
di quel dono che io ho avuto:
nasco figlio fortunato
di una madre che è italiana,
ma poi faccio sempre parte
di quella razzaccia umana,
che nel caso si ritrova
quando circostanza è strana,
non fa tardi a trasformarsi
in un figlio di puttana. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 02/01/2018

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