POESIA: Mount Conness
Alla vista delle rocce dimentico
i lividi sui fianchi,
la pesantezza delle gambe.
Corro.
I freddi ammassi
dei denti di granito non tremano
all’approcciarsi dei tuoni.
Le nostre esili corde – sì,
pesanti alla vita, sessanta metri per volta.
Cerchiamo d’avanzare spediti
sul dorsale sfregiato del mostro enorme.
La sua indifferenza al nostro dolore: atroce
ed invitante. La sua morte apparente:
l’essenza della vita.
Al ritorno,
è la vista del lago
che ci salva.
Ci salvano sempre, i laghi.
Ma non dalle lacrime di sfinimento,
o dalle notti insonni su letti di granito.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia/ – 02/01/2018
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