pulcrano annunziata



POESIA: Un angelo con il camice bianco

Immersa nei silenzi della mia solitudine,
Rinchiusa in una gabbia invisibile agli altri, fatta di tristezza e angoscia e che io stessa mi ero costruita,
Terrorizzata da una malattia dal nome, allora per me, impronunciabile(cancro),
Prigioniera di un egoismo che mi rendeva cieca al dolore altrui,
Vagavo in un buio tunnel di un incubo senza fine,
Sospesa in balia delle onde in un mare in tempesta senza mai quiete,
Isolata dal mondo in un percorso di vita parallelo, dove nessun altro poteva raggiungermi,
Il timore del mio ignoto destino aveva spento ogni entusiasmo ed ero assopita in uno stato d’apatia e rassegnazione,
E’ stato allora che ho visto un angelo con il camice bianco mi ha teso la mano e mi ha riportato pian piano alla luce,
Lui mi ha tratto in salvo dal mare in tempesta,
Lui ha saputo riportarmi nella mia dimensione temporale,
Lui mi ha aiutato ad abbattere le pareti della gabbia in cui mi ero rifugiata,
Lui mi ha riportato alla vita facendomi accettare la malattia, che mi aveva resa incapace di reagire e di vivere,
Lui mi ha aiutato a conoscere e sconfiggere il nemico che dentro di me lottava per annientarmi,
Così ho compreso come potevo vincere:
– dovevo alimentare la mia voglia di vivere e non soffocarla;
-la malattia era ad uno stadio iniziale e potevo farcela,
Ho dato spazio a tutta la mia energia e ho vinto la mia battaglia.
Grazie angelo dal camice bianco perché mi hai salvato e sono ritornata alla vita!
| sorgente: https://www.google.it/ – 04/01/2018

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