POESIA: SISMA
Tristi boati di morte,
fulminei presagi di eventi funesti.
Dal profondo si scuote la terra
ed affiora terribile e violento
nel caos il suo spirito.
Muri squarciati, case smembrate,
campanili di chiese atterrati,
affetti perduti, grida angosciate
di gente smarrita.
Sguardi attoniti di bimbi sperduti,
mani tese a lenire ferite,
volti rigati di pianto,
corpi sporchi di sangue.
Montagne di macerie, odore di polvere,
Ora tutto è silenzio.
Si aspetta di udire un flebile gemito,
segnale di vita tenace e indistrutta.
Dalle macerie emerge un braccio,
è il braccio di un uomo inchiodato
a una croce, uomo del dolore,
uomo della vita.
| sorgente: https://www.google.it/ – 07/01/2018
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