POESIA: TRASPARENZE TEMPORALI
Almeno ventanni ormai dal rilascio della prima,
dietro un vetro appannato la guardi creando spiragli.
Ti giri,
pochi secondi,
sorridi a chi ti siede a fianco.
Giusto il tempo di tastare la felicità,
ti volti,
dall altro lato un passeggero sfocato ti chiede chi sei.
Cerchi oltre un barlume di familiarità.
Fotogrammi si succedono veloci,
rapito da suono di vento e ticchettio ripetitivo.
Del passeggero sfocato, più neanche l’ombra. | sorgente: https://www.google.it/ – 08/01/2018
Please follow and like us: