POESIA: Voglio uscire da me e rientrare domani forse
| sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/01/2018
Mese: gennaio 2018
Vieceli Federico
POESIA: Respirai Affannosamente , .. i gabbiani spiccare il volo dagli scogli , per l’ultimo saluto .., come non ci fossi stata più; ..come non ci fossi più . | sorgente: http://instagram.com/ – 09/01/2018
Luchin Francesca
POESIA: La vita è una puttana, prima ti fotte e poi si paga, senza la grana e la fama non vai avanti e finisci in strada. La gente se ne frega se sei bravo o sei una sega, l importante è guardare avanti senza storie e senza pianti. La tua testa è una galera se ti crei qualche problema, devi uscirne da vincente o rimarrai sempre un perdente. Non fidarti di nessuno che da solo farai meglio, l amicizia è una pistola che ti aspetta al tuo risveglio. Le parole sono fredde, un po’ brutali ma sincere, alla fine questa vita è solo fatta da chimere. Puoi ferirmi con la spada tanto ormai non sento nulla, è il momento di svegliarsi come un bimbo nella culla. Non c è spazio per i buoni sono tutti ormai dei cloni, ora sai che in questo mondo ci si trova sempre soli. La paura si nasconde dietro gesti da tiranni, ma non puoi combattere senza subirne i danni. I segreti sono pesi che ti restano nel cuore, ma i pensieri sono tesi se non trovi le parole. Il futuro è già segnato è stato ormai tirato il dado, come nella roulette russa o sei salvato o sei sfigato. Concludendo queste rime rappate con orgoglio, scrivo qui nero su bianco come se fosse un foglio. La morale della storia è che non devi far baldoria per gli stronzi e per i falsi che ti restano in memoria. Basta giochi di parole finalmente è arrivata la fine, sono schietta e sono fiera di essere una rosa con le spine. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/01/2018
Vincenti Eleonora
POESIA: Morbida e liscia sotto la lingua affinché lo scorrere del tempo non lasci di me che l’amaro seme. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/01/2018
Tosi Caterina
POESIA: In silenzioso amore
In quale universo ci siamo sfiorati?
il fiato corto, la gioia tra le mani, la linfa vibra calore.
Quando ha avuto inizio
il vento che mi ha legato
a danze eterne?
nel buio di coscienza
nel silenzio degli istinti.
Come lo stesso colore,
la stessa voce, lo stesso volo?
Sorprendersi ogni volta
in sguardi antichi
oltre oblio dei tempi,
certa di lasciarti, per ritrovarti ancora, ancora, ancora
amore mio.
| sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/01/2018
Baldini Lorenzo
POESIA: Voce di taccoli
Voce di taccoli
Che ricordi le paure di quei rimpianti
Oh, soffocate stelle nella notte cominciate a brillare.
Voce di taccoli
Come silenziosa la tua assenza
Sembra affogarmi nella tua riconoscenza.
Padre mio,
Che dalla luce hai guardato quel dolore
Che in essa scaniva come lacrima umana di quelle menti.
Chiedi al nostro ricordo un momento di riflessione.
Voce di taccoli
La neve veniva ad addormentare nel freddo la mente e con il cuore piangente.
Tu o mio destino con il tuo eco stavi a scaldare.
Voce di Taccoli | sorgente: android-app://m.facebook.com – 09/01/2018
Labella Serena Cecilia
POESIA: GAZZA LADRA
Sognando sole perle e diamanti
volerei tra nidi alberi e canti
fisso le sbarre con malinconia
la porta è aperta ma io non volo via
mi muovo senza nessuna maestria
non posso lamentarmi la colpa è solo mia.
Volerei e canterei in mille nidi dormirei
ma non esiste realtà in cui resisterei
imprigionata nella vita che mi ha incatenata
un gazza chiusa in gabbia muore se liberata.
Gazza ladra che più non vola, non hai volato mai
chiusa in questo spazio un po troppi sogni hai
dicevi che nessuna sbarra ti avrebbe ingabbiato
ma le sbarre le hai dentro, per questo non hai mai volato
Gazza ladra che più non vola, non hai volato mai
su quello stecchetto sempre posi senza più sogni oramai
volevi essere e mai nulla sei stata
dei mille tragitti non hai percorso nessuna strada
Non hai imparato a volare ne hai preso dei diamanti
e di quei nidi e di quei canti restano solo pianti e rimpianti. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 09/01/2018
Alfonso Maria Teresa
POESIA: Il viaggio
Il mio viaggio nasce
nella solitudine
di un mare
solcando un’onda infinita
e narra
i miei sguardi
che ancora vivono
di quella illusione.
Il mio viaggio nasce dall’emozione
di un sogno scolpito
nella roccia di una poesia
non mia
ascoltata
dalle tue labbra
lontane
verso un’anima che non mi appartiene.
Sono solo un pensiero
che nasce in una sera e scompare
nel buio di una notte
II mio viaggio
immerso
in un canto che non mi conosce.
Maria Teresa Alfonso | sorgente: http://instagram.com/ – 09/01/2018
Guerrieri Enrico
POESIA: È il rumore impreciso dell’alba
che annulla i tuoi sogni e ti sveglia
L’incertezza che hai nel vestirti
di fronte ad uno specchio che si porta dentro
la fragilità di tutti i tuoi anni
È un dito che scivola via
la polvere vecchia da tutti quei libri
che ti han resa distratta
da tutta la vita che passa
da tutta la vita che è persa…
È guardarti restare in silenzio
in un angolo buio
e riuscire soltanto
ad illuderti che..
che il tempo
cancelli distratto le nostre paure
Restare a guardare
ambizioni e speranze
lasciarci in disparte
e capire che intanto
quel che conta sei tu
Il sereno che bagna il mio viso
Un abbraccio cercato per anni
e rimasto in disparte per via degli affanni.
Perdo il tempo che mi ero promesso
e sarà anche sbagliato
ma ho perso me stesso
Ma sembra impossibile
E sembra incredibile che
Io non riesca mai a perdere te
Che resti…
Ci pensi all’odore, ai vestiti per terra
a una casa che dorme e si sveglia
trovandoci sempre qui..
Ci pensi al rumore, al silenzio che tace
alle mani sudate di chi come noi
non sa proprio lasciarsi stare.
E oggi penso che in fondo
sia meglio sia andata così
incontrarsi per caso e tenersi
perché nonostante l’assurdo
Tu continui ad essere
ancora una volta la cura
ad ogni mia ipocondria | sorgente: http://instagram.com/ – 08/01/2018
Enrico Piras
POESIA: Se tu vorrai
Vorrai concedermi ora
di parlarti di te
Tu,
che sei creatura complessa e fragile
di carne e miele, anima e fiele,
che ti aggiri nei pericolosi quanto affascinanti meandri dell’amore,
ove incontri pena ed illusione, affetto ed ossessione.
Tu,
che per questo ti sei spesso ritrovata a contemplare vanamente un uomo sbagliato
per un amore pur univoco, con la speranzosa cecità di ciò che portavi dentro.
T’ho vista rincorrere farfalle irraggiungibili in giardini immaginari,
sfidare le onde per la smania di farti travolgere
e nonostante tutto t’ho lasciato fare, sicuro che all’illusione non ti saresti arresa.
Ora ti vedo qui, piena di sogni e bramosa di certezze
e t’osservo, cercando di carpire ogni attimo di te,
del tuo profumo, del tuo sapore, della tua essenza, della tua fede
Intento a lenire le ferite col sale dolce del vero amore.
Eccomi, sono qui
e la cosa che mi solleva è che anche tu sei qui.
Non ti muovere, non fare un passo,
rimani così
…sei il sogno che ho sempre inseguito
| sorgente: http://m.facebook.com – 08/01/2018