POESIA: VAGO E INDEFINITO
“Sempre che tu mi voglia
Sempre che ne valga la pena
Non ti voglio
Non ti vedo
Però ti sento
Cosí vicino
Il tuo aroma inconfondibile,
Pesca

Non farlo di nuovo
Ti prego

Il mio ego
Il tuo ego

Ti ho perso” | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 03/01/2018

POESIA: ” Mi vestirò di te”
Mi vestirò di te
nelle notti
delle ultime lucciole,
quando la mia chitarra
cesserà le sue note
e più non solcheranno il cielo
le ali del mio gabbiano.
Vestirò la tua eterna innocenza,
il pudico donarti,
le tue carezze di madre
la tua dolcezza di moglie.
E quando l’aria accoglierÃ
l’ultimo tocco
della mia campana,
mi vestirò della luce
del tuo amore,
ancora per una volta
o, forse, per sempre. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 03/01/2018

POESIA: Era una notte d’estate
Bionda e spericolata
Il buio giocava con noi
Che nell’ombra ci desideravamo di più
La serata afosa
e il tuo respiro caldo
Si condensavano sulla mia pelle ancora fresca di doccia
Fuori dalla finestra cicalavano senza sosta quelle bestioline instancabili

Serio e compiaciuto
Te ne stavi lì sul letto
I capelli scompigliati
Mi afferri per i fianchi
Quella brama folle te la leggevo negli occhi

In fin dei conti chiedevi solo il mio cuore
Mi sono sfilata la maglietta

Le tue labbra tremavano turgide di sangue
I cattivi vincono sempre
Mi disse la notte insaziabile

Era ormai notte fonda quando l’ho ricercato
Dappertutto ho disperatamente frugato
Te l’eri portato via | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 03/01/2018

POESIA: NEBULOSA
Fin sopra alle nuvole ma mai
alta abbastanza
Incedo grave, equilibrio instabile
Mentre volubili raffiche di vento
si spezzano in cento terribili
spasmi sul mio corpo gelido

La montagna
le tavolate calde e visi amici
Dietro alle tende dell’albergo
alberi incantati su altalene argentate
la vallata addormentata
è la stagione del letargo
Eccoli nel loro tiepido cantuccio
ermellini e marmotte sono modesti spettatori

Sciocche vertigini
Dovremmo tornare bambini

Sono complice del vortice
chiudo gli occhi ma
vedo ancora quei cerotti
La montagna
questa volta pagina bianca
allora scarabocchio con la fantasia
in un turbinio di fantasia
in ogni angolo del cielo
Ciò che è mio è del mondo intero

Fin sopra alle nuvole ma non
abbastanza
Per un attimo penso
Cara ragazza
un cielo d’inverno
̬ come un abbraccio eterno | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ Р03/01/2018

POESIA: Uguale e contrario

Ci odiamo
Ancora una volta è inverno nelle nostre vite
Chiaramente vediamo che
Nulla ci accomuna

Io il deserto morto e immobile
Tu il mare impaziente e vivo
Tu la montagna sognatrice, slanciata
Io l’abisso confuso e tetro

Noi due siamo lontani, lo siamo sempre stati
Eppure sappiamo quanto
Ognuno ha esplorato l’animo dell’altro
Fino a farne la propria casa

I nostri giorni corrono monotoni, insignificanti
Come formiche verso un buco nel terreno
Poi, d’un tratto, qualcosa è diverso fra noi
Si sente lo scatto di una serratura

Allora basta un solo attimo
Di nuovo nello stesso cafè
Di nuovo i sorrisi, il calore, i baci
Le dolci parole già dette in passato

Ogni momento sembra un ricordo
Come in un sogno di un tempo perduto
Le nostre vite sono di nuovo unite
Inseparabili e felici nella nuova primavera

Ricerchiamo sentimenti banditi in eterno
Richiamiamo emozioni esiliate dal nostro cuore
È così strano pensare che ancora una volta
Ci amiamo
———————————————————
Ci amiamo
È così strano pensare che ancora una volta
Richiamiamo emozioni esiliate dal nostro cuore
Ricerchiamo sentimenti banditi in eterno

Inseparabili e felici nella nuova primavera
Le nostre vite sono di nuovo unite
Come in un sogno di un tempo perduto
Ogni momento sembra un ricordo

Le dolci parole già dette in passato
Di nuovo i sorrisi, il calore, i baci
Di nuovo nello stesso cafè
Allora basta un solo attimo

Si sente lo scatto di una serratura
Poi, d’un tratto, qualcosa è diverso fra noi
Come formiche verso un buco nel terreno
I nostri giorni corrono monotoni, insignificanti

Fino a farne la propria casa
Ognuno ha esplorato l’animo dell’altro
Eppure sappiamo quanto
Noi due siamo lontani, lo siamo sempre stati

Io l’abisso confuso e tetro
Tu la montagna sognatrice, slanciata
Tu il mare impaziente e vivo
Io il deserto morto e immobile

Nulla ci accomuna
Chiaramente vediamo che
Ancora una volta è inverno nelle nostre vite
Ci odiamo | sorgente: https://www.google.it/ – 03/01/2018

POESIA: Poesia di un toscano :

“Ciao,
mi chiamo SACCHETTINO e nei punti vendita ho creato del casino.

Non importa costi poíno,
qui nessuno mi vuole metter nel cestino

Etichette di qua,etichette di la e io ?
CHE DEVO FA ?

Sono fine sono piccolo e sottoterra dicono mi decomponga
il mio dubbio è se almeno uno nel carrello mi ci ponga

Sono nato trasparente
e per la gente

A volte mi buco mentre sali le scale
e raccattar la frutta che cade lo so, fa un po male

Io però sono legge
tu POPOLO, ubbidisci come un gregge.

Non ti offendere se a capra ti paragono,
a causa delle tue scelte hai avuto me per DONO

Ho anche chi mi difende,
è forse COLEI CHE MI PRODUCE E MI VENDE

Poi c’è la mia amica bolletta
per caso…l’hai letta?

Forse ancora no
ma, tranquillo…ti arriverà tra un po’

Costerà di più
e la gente di questi aumenti un ne pole più

Siamo fratelli e sorella
io sacchettino fratello con impatto bello
lei bolletta sorella con sorpresa da tabella

Ora vi saluto dopo avervi rubato un minuto
Vi lascio ai vostri conti
e se passate da Montecitorio occhio ai brutti incontri”
ma il conto totale sarà da tabella. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 03/01/2018

POESIA: LA MIA DIMORA

La mia dimora è lì: dovunque un treno
viaggia veloce e scansa girasoli;
i’ un prato dove l’erba è solo fieno;
fra pascoli affamati; sotto voli

di rondini sbandate, senza meta;
dove il lavoro crea soltanto rabbia;
dovunque l’acqua è amara e non disseta,
ma bagna la clessidra e la sua sabbia.

La mia dimora è lì: dove l’amore
nasce da un viso aperto ad ogni cosa,
dall’ansia di un’attesa, dal tepore
di un bacio e proprio quando il tempo dosa

le sue stagioni, a variegar la vita;
dove un tramonto o un’alba mi circonda;
dove al risveglio un sogno fra le dita
rimane e l’esistenza vi si fonda.

La mia dimora è qui: dove i pensieri,
altalenanti fra fervore e indugio,
nell’antro degli umani desideri
mi spingono: là trovo il mio rifugio.

Antonio Rizzuti
| sorgente: https://l.facebook.com/ – 03/01/2018

POESIA: Sorella di strada………Davanti a un binario isolato,con ombrellino rosso..e due cosce brune come terra d autunno,sul pube scivolano le unghia laccate..e sorridi al passante che tu osservi come una carta da poker.Hai lasciato la tua innocenza in una terra remota e qui al tuo angolo sei diventata L ebbrezza della nostra umanità. | sorgente: http://m.facebook.com – 03/01/2018

POESIA: Poesia…SILENZIO:
Le parole non bastano eppure sembra siano tutto quel che ho,pensate o taciute ch’esse siano, interminabile e complicata sintesi della vita mia,di un involucro impaurito da un tempo beffardo.Alle volte,grida silenziose scuotono le più intime fibre della mia ostinata follia,nascosta cinicamente,tra le pieghe di un#039;anima spenta.Lacrime di cemento,rendono pesanti le mie azioni,protagoniste di una scena che si ripete.Il sipario si apre ed ogni volta mi trova lì:tristemente “felice” | sorgente: https://www.google.it/ – 03/01/2018

POESIA: Chi sono io?
Non sono il mio corpo,
sono la coscienza dentro il mio corpo.
Il sogno è la mia casa.
Con me tutto è da scoprire,poiché tutto esiste.
L’occhio che mi osserva è anche l’osservato,
quando lui cambia, io cambio.
Chi mi guarda mi crea
partendo dal proprio centro.
Chi sono io?
Non sono il mio corpo.
Sono la coscienza dentro il mio corpo. | sorgente: https://www.google.it/ – 03/01/2018