POESIA: Sul fiume Tesa
Lieve un mormorio d’acqua
e subito lo schizzar
sui levigati sassi
di piedi fanciulli
volti all’altra sponda.
Di lontano a valle
il vociar e ritornelli in coro
di giovani donne
intente a lavar teli nuziali.
Più in là altro coro
risponde e distende
teli lavati ad asciugar
sui rovi della riva.
Un nugolo di ragazzi
sul vellutato prato
di pratoline trapuntato
si rotola e capriole fa.
Di poi la caccia si apre
a scovar fra i rovi
mammole e viole
e come trofeo a scuola portar.
A ridosso dell’anfratto
mani frenetiche cercano fra i sassi
novelli girini da riporre nei cati
e traslocar in bocce e ampolle.
Più in là altri più crudeli
con i giunchi preparano cappi
per agguantar rapidi
novelle lucertole.
Dai candidi cesti di canne
tozzetti di pane fragrante
col rosso e olio e origano conditi
ai famelici fanciulli si danno.
Lungo la sponda
mani rugose
cercano fra i sassi
cardi saporosi.
Altre più a valle
trovano fra i rovi
fiori e bacche
ed erbe miracolose.
Nell’ansa da cespugli racchiusa
corpi di giovani
distesi al tiepido sole,
refrigerio nelle placide acque cercano.
Dietro i biancospini in fiore
giovani intenti ad intrecciar
fra peli corvini
cerulei nontiscordar.
Nelle ombre notturne
il canto melodioso
dell’usignolo amoroso
avvolge il dolce amplesso.
Ah potessi diventar fanciullo
e sulle tue sponde
trovar trastullo
come allora o fiume TESA.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/02/2018