POESIA: Quattro del mattino
Quattro del mattino. Si schiudono gli occhi
dal sonno sepolcrale: un’insonnia
già vista dall’aria sconosciuta e maledetta
ha instillato tra le mura il seme fatale.
Sono un pederasta senza fame senza sete
indifferente alla notte; e nella cauta
indifferenza mi curo di riporre a prua
il nero dell’aiuola che mi tormenta.
Non quiete, né pace: assuefatto al lezzo
del foglio di carta e dell’inchiostro
consunti, alle spalle di un’altra alba
poserò lo scialle del dolore.
Si posa il mattino, ad annunciare il sonno.
Con gli occhi di un fanciullo
cui non è dato sapere del domani,
così rimetto in ordine la guerra interna.
Suoni indistinti ronzano nelle orecchie:
forse la voce di un insolito richiamo
come il vago accenno di un tramonto
di cui domani appena mi ricorderò.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia-adw/ – 08/03/2018