POESIA: L’ INCOMPRENSIBILE
CHISSÀ SE CONTA I PASSI
LA TERRA CHE CALPESTO
O GLI ATTI DEL RESPIRO
LA BREZZA MATTUTINA.
CHISSÀ SE IL SOLE ANNOVERA
LE VOLTE CHE MI BACIA
O L’ACQUA METAMORFOSI
RIMEMBRA LA MIA CUTE.
INTENTO ALLA RAGION DI TAL STUPORE,
IO MI RITRASSI MITE ALLA NATURA
E MI SEDETTI, CAUTO, PER GUARDARE
LO SCORGERE DI UN NIDO SULL’ULIVO.
L’UDIR DEL CINGUETTIO DEI PICCOLINI
D’AMOR FREMENTE MI CONDUSSE ALTROVE:
SULL’ALBERO CHE UN DÌ FU MIA DIMORA..
AI CARI, AI LUOGHI,
AL SACRO DEL MIO CUORE.
PULVISCOLI DORATI..SOSPIRI D’INFINITO..
NESSUNO MAI DESCRISSE
VEEMENTE I VOSTRI VOLTI!
IO MENTORE DEL NULLA…..
II LIBRO SENZA PAGINE
MI ADAGIO COME POLVERE
GIÀ MESTO A QUEL VOLERE
E DENTRO L’ ALMA
NON PIÙ COROLLE E FIORI,
BENSÌ GHIRLANDE…….
GHIRLANDE D’ERBA SECCA!
| sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/03/2018