POESIA: Tu
mio carnefice
mio salvatore
mio rifugio
mia desolazione.
Finalmente ho potuto sognarti
sentire l’abbraccio
dolore infinito di un’assenza presenza.
Nuda davanti a te
grido il mio dolore
atavico incesto di un abbraccio mai ricevuto
solitudine amara d’amore
dura eredità senza speranza
agonia di un’anima.
Ecco,ora ti lascerò entrare nella mia bocca
scivolare sul mio seno
tra le gambe.
Non più parole non dette
desideri inespressi
sogni non sognati.
Il cerchio si chiude
I giochi sono fatti. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 20/03/2018
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