POESIA: Attimi che si infrangono sui vetri
Emozioni che oscillano come coltri di nubi vane
Chi sei tu per dare un nome al mio tormento?
Abbracciami
Stringimi
Baciami
Legami
Leggi le mie paure
Guardami negli occhi e annega in quel mare d#039;amore che esplode in essi
Lascia che la mia lama trafigga il tuo cuore
Lascia che il mio cuore diventi casa tua
E solo dopo lasciati cullare dal rumore del mio respiro | sorgente: http://m.facebook.com/ – 09/03/2018
Mese: marzo 2018
salvo bruno
POESIA: Emozione
L’emozione che ti viene
dal rimirar la tua donna,
è pari alla carezza dei fiori,
al flettersi dei loro steli piegati dal vento.
Ella è pari ad un fiore
di cui ogni petalo ha un colore,
si adorna della sua dolcezza
il suo sguardo ti penetra,
gli occhi si incontrano.
Un Fremito,
tra lei e me c#039;è qualcosa di speciale
che nessuno può capire. | sorgente: https://www.google.com/ – 09/03/2018
Spaccamonte Elena
POESIA: Occhi che guardate
Occhi che esploratè
Occhi che parlate
Occhi che dite
Occhi di bimbo esterrefatto
Perché il mondo così va visto con gli occhi di bimbo meravigliato | sorgente: http://m.facebook.com/ – 08/03/2018
cau Tiziana
POESIA:
Tienimi con te
…tienimi stretta a te..
.anche se scivolo via dalle tue braccia. ..
anche se quei baci non sono che saette di luci e scosse. ..
che attraversano violente il mio corpo…per poi sparire per sempre…
….tienimi. ..
anche se il tempo non ci vuole concedere nessuna tregua….e il mio amore svanisce ogni notte al tramonto per poi risorgere ogni mattina…al primo umido sentore di rugiada ..che evapora leggera scaldata da raggi di sole eterni del mio cuore…
…sono questo tripudio di emozioni…
…sono il tuo oggi….perchè mi hai hai perduta un lontano ieri…
…e non potrò mai essere il tuo domani…
….sono un amore che non concede ….ma che sa riempire la tua anima…
…tienimi stretta a te se vorrai….
anche quando sarò lontana chissà dove….
e vorrai avermi ancora….
…Tu. ..Solo tu puoi farlo. …sono racchiusa dentro te….devi solo…..
…amarmi…. | sorgente: https://www.google.it/ – 08/03/2018
Blasetti Simona
POESIA: Poesia di Natale romanesca per bambini piccoli e per bambini grandi
Natale nel pollaio
Natale nel pollaio
“So già stanco de prima mattina!”
Disse er gallo alla gallina.
“E te credo rompi le scatole tutte le notti
canti e ricanti che ce le abbotti!”
“Ma che stai a di se canto solo de mattina
quando l’alba è ormai quasi vicina.
Sei te che dormi fino a tardi dentro sta capannina
eppure de sera vai a letto presto come na gallina”
“Ma io so na gallina ! Ma che te sei cecato!
Rispose infervorita la Sora gallina Rita
“Nun me so cecato e che dovresti fa le uova
invece de dormì come se fossi na signora!”
“Evvabbe’ co’ l’età me so impigrita,
Ma so sempre io la Sora gallina Rita.
Pe’ fortuna il fattore è vegano
Non mangia ne carne né uova per un motivo arcano.
E così so tanti anni che ce frequentiamo”
“Più che frequentiamo se sopportamo!”
Rispose ironico er Sor Gallo Giuliano.
“E pure sto Natale ce tocca senti#039; ste lagne,
mai niente di nuovo dentro ste quattro legne!
Però sta volta c#039;ho un presentimento un non so che de strano:
er fattore m#039;ha lasciato st#039;ovo sotto er deretano…
Me#039; vie#039; spontaneo da amalo e da covallo
nun so perché ma il cuor me dice “fallo!”
Il gallo interessato s#039;accovaccio#039; vicino
e insieme stretti stretti dentro a quel posticino,
passarono il natale guardando in un buchino
dove una stella bianca faceva capolino.
All#039;improvviso un rumore insieme a un movimento
Sveglio#039; de colpo entrambi con un grande evento
Un capoccetto giallo spunto#039; da sotto il grembo
facendo pio pio e camminando tutto sghembo.
Era nato un pulcino proprio quando nel giaciglio
S#039;erano abbracciati stretti pe#039; sopportasse mejo
Simona Blasetti
| sorgente: http://m.facebook.com – 08/03/2018
Antonini Manuel
POESIA: Fiamma
Cos’è questa sensazione ogni volta che ti vedo e ti penso?
Cos’è questo calore quando ti sfioro i capelli?
Cos’è questa melodia che tu canti quando ridi?
Sai quando penso a te tutto a un senso ed sai la prima volta anche se unica credo sia la più bella.
Tu sei venuta da me, io tremavo di fronte alla tua bellezza, ma tu mi hai accettato ugualmente per quello che ero e sono.
E in quel momento per la prima volta lo sentii, un calore talmente forte quando ti baciai che anche se stavamo bruciando insieme non mi faceva male.
Ti vedo con quegli occhi vispi, felini ma che in realtà nascondono la tua incredibile dolcezza e forza.
Quando tu non c’eri, era come se qualcosa di mancasse, perché troppo ottenebrato dalla rabbia.
Ora invece anche quando tu mi sgridi, lo so che lo fai perché mi vuoi proteggere.
Hai capelli color del legno più pregiato, occhi azzurri dell#039;oceano.
E ti vedo anche ora sorridere, perché nulla ci separerà.
Chi è vi starete chiedendo? Una donna che mi ha sempre accompagnato fino a questo momento: la fiamma della mia vita chiamata anima. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 08/03/2018
gae maginzali
POESIA: queste mura sono di carta
e io posso strapparle con un dito
liberarmi da tutti questi limiti
a che serve, se sulle pareti
ci sono appesi dei quadri?
se lacerassi queste mura
non avrei limiti, ma distruggerei
le tele e tutti gli sguardi
che esse hanno assorbito
tutte le lacrime, con cui io ho
dipinto
la mia anima non é circondata
da mura di carta
la mia anima é solo – di carta –
un muro.
| sorgente: https://www.google.it/ – 08/03/2018
Di Gianni Marcello
POESIA: Quattro del mattino
Quattro del mattino. Si schiudono gli occhi
dal sonno sepolcrale: un’insonnia
già vista dall’aria sconosciuta e maledetta
ha instillato tra le mura il seme fatale.
Sono un pederasta senza fame senza sete
indifferente alla notte; e nella cauta
indifferenza mi curo di riporre a prua
il nero dell’aiuola che mi tormenta.
Non quiete, né pace: assuefatto al lezzo
del foglio di carta e dell’inchiostro
consunti, alle spalle di un’altra alba
poserò lo scialle del dolore.
Si posa il mattino, ad annunciare il sonno.
Con gli occhi di un fanciullo
cui non è dato sapere del domani,
così rimetto in ordine la guerra interna.
Suoni indistinti ronzano nelle orecchie:
forse la voce di un insolito richiamo
come il vago accenno di un tramonto
di cui domani appena mi ricorderò.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia-adw/ – 08/03/2018
Ravagni Natascia
POESIA: FATICA DEI GIORNI
Giorni di angoscia e affanno vennero a me
Azioni tutte affatto contrarie a quelle
Il danno ormai subito
I frammenti ed i segni
porto al cuore
Il color d’amore e della fanciullezza
Il ventre al volto
Con l’odor di immagine rossa
Guardo da lontano
Ciò che di prezioso mi hai sradicato
L’uomo che se ne va sicuro.
A leccar labbra del mio stesso volto
Di gocce di pioggia amare
Un sorriso si blocca
E raccoglie una forma
Di una forma
In cui non voleva essere
Donne
Di cui non conoscono l’odore del girasole,
I desideri e le braccia.
Ma soltanto la fatica,
Gli affanni
E i centri svuotati
| sorgente: https://www.google.it/ – 08/03/2018
gugliotta santina
POESIA: incontro..un giorno per caso t’incontrai,è come una raggio di sole m’illuminasti,e così capii che non era un caso,quando un giorno con gli occhi pieni di luce mi dicesti che c’era l’amore per me:non aspettai un attimo a sentir pronunciare la domanda che dissi siiii,quel sii che riempi i nostri cuori e i nostri giorni… | sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/03/2018